1. Una sera…


    Data: 29/10/2020, Categorie: Etero Autore: Elena78, Fonte: RaccontiMilu

    ... mentre il rumore si avvicina il suo cuore aumenta di un tono il battito via via che lui si fa più da presso alla porta, inspira forte, drizza le spalle e’ e quando il battente si dischiude come sempre le gambe le si fanno molli. E’ bello, lei lo vede bello da togliere il fiato, ma oggi si è preparata “Se non lo stendo oggi non mi chiamo più Elena” si dice mentalmente mentre scopre i denti candidi e perfetti in un sorriso radioso.
    
    “Ciao Elena” accoglie sorridente l’ingresso della donna Mauro. Vorrebbe correrle incontro e baciarla, come un disco rotto nella sua testa continua a ripetersi il nome di lei e la parola ‘splendida’. Ci vuole piu’ di qualche momento per riconcentrarsi e tornare sulla terra. “Prego accomodati” con un gesto della mano indica il salottino nell’angolo sinistro della grande sala..
    
    “Buonaera Mauro” Ma fa solo pochi passi verso di lui e poi resta lì al centro della sala, ha scelto apposta quel vestito, vuole che lui la guardi, e lei non le mette fretta.
    
    Sembra che Valentino abbia pensato a lei quando ha disegnato l’abito che Elena indossa con sicura e disinvolta eleganza impersonandone a meraviglia lo spirito. Quell’abito è decisamente importante, assolutamente aggressivo, sicuramente fashion, in cui lo Stilista ha voluto indulgere ad una tinta insolita per il suo stile, affatto aggressiva e dai toni morbidi e caldi di un avana pastello. Un abito decisamente non facile da portare, dritto, semplice e senza guarnizioni, sfacciatamente aderente, ...
    ... fascia la donna con voluttà al pari di una seconda pelle mettendone in risalto il fisico asciutto ma decisamente ben modellato, corto, almeno quattro dita sopra al ginocchio, sembra volersi far perdonare l’invadente prorompenza della foggia con una scollatura dritta e molto castigata, le maniche praticamente inesistenti coprono comunque le spalle ed hanno una leggera imbottitura sulle spalline. Ai piedi, ad affermare e ribadire l’aggressività del capo, stivali neri, dritti e scamosciati, alti sin quasi al ginocchio.
    
    “Raccontami tutto, come e’ andato oggi il lavoro?” chiede interessato piu’ alla vita di lei che a preventivi e contratti. “Intanto preparo qualcosa da bere, io prendo un Martini, lo stesso anche per te vero?” Vorrebbe fare di piu’, essere perfetto, interessarla, stupirla, coinvolgerla, si sente sempre come se mancasse qualcosa mentre vorrebbe sempre il massimo per lei.
    
    Elena annuisce silente alla domanda retorica di lui mentre si guarda intorno come volesse apprezzare la sobrietà e l’eleganza dell’ambiente, ma già lo conosce e per i dettagli ci sarà tempo, ora lei è lì solo per lui, sente gli occhi di lui correre sulla sua figura, e lei li percepisce come una carezza quasi lasciva, poi quando lui la invita a sedersi e le offre da bere, sempre senza prestare a lui troppa attenzione, ovvero senza perdersi nei suoi occhi, alza il braccio sinistro che stringe una bustina, ma non la solita sportina di plastica, una bustina di carta da regalo, colorata di rosso “Non ...
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