1. Una sera…


    Data: 29/10/2020, Categorie: Etero Autore: Elena78, Fonte: RaccontiMilu

    Mauro davanti al portone di ingresso cerca affannosamente la chiave elettronica dell’appartamento. Infila entrambe le mani nelle tasche laterali dei pantaloni tastando prima il telefonino poi il portafogli senza riuscire a trovare il piccolo dispositivo nero che gli avrebbe permesso di entrare. Ogni secondo che passa e’ un secondo di troppo, la giornata lavorativa era stata fiacca, ma proprio sul finire, proprio mentre si accingeva a spegnere il piccolo personal computer posto sulla scrivania, una serie di telefonate inopportune avevano rovinato tutto il programma. “Non ora, non oggi” rispondeva accigliato ad ogni squillo. Elena sarebbe arrivata da un momento all’altro ed era troppo importante, anzi no era vitale, rientrare a casa per tempo. L’ultimo squillo, l’ennesimo scocciatore, era rimasto attaccato al telefono inutilmente. Mauro imprecando stava gia’ uscendo dall’ufficio. “Niente, qui non c’e'” dice l’uomo distogliendo la sua attenzione dai pantaloni del completo blu e passando a tastare la camicia di cotone bianco acquistata solo il giorno prima. “Niente, neanche, qui, porc…” la giacca e’ l’ultima alternativa, oltre quella c’e’ la catastrofe, ma infilando la mano nella tasca interna avverte al tatto la consistenza di un oggetto di forma conosciuta. Sorride. Il piccolo dispositivo sul lato destro della porta, cambia da rosso a verde il colore del mini-led rettangolare di controllo e con un click metallico sblocca l’accesso all’appartamento. Mauro entra, a memoria tasta ...
    ... la parete trovando facilmente l’interruttore della luce, la sala si illumina, tutto sembra in ordine, sensazione amplificata dal moderno design minimalista dell’alloggio. Controlla l’orologio allargandosi la cravatta dalla tinta bordoux e slacciando i primi bottoni della camicia. Magnifica sensazione di libertà. “Appena in tempo”
    
    Elena Ha deciso di prendere le scale, non che lei sia una di quelle patite per sport e palestra, anzi, se potesse si porterebbe la macchina in sala e la userebbe anche per andare in bagno, ma ha bisogno di pensare, già di pensare, come se non fosse bastato l’arrovellarsi tutto il santo giorno su quella storia, si insomma lei, Mauro, neanche a dirlo è stato l’argomento principe durante tutta la cena con Martha “Sta succedendo tutto troppo in fretta” dice a voce alta affrontando l’ultima rampa, ansima un po’, i tacchi di certo non le sono di supporto, così come la scarsa abitudine al movimento, il corto abito sobbalza ad ogni passo scoprendo le gambe lunghe ed affusolate della ragazza. E’ decisamente affascinata da quell’uomo, anzi di più, le piace da matti, ma è titubante, perché non sa neanche lei spiegarsene il motivo, e poi lei ora tutto voleva meno che una nuova storia, aveva detto basta con gli uomini e invece eccola li, sul ballatoio del terzo piano dinanzi a quella porta, impaziente di vederlo “Va bene, sarà quel che Dio vorrà” Decide pigiando sul campanello dopo aver aggiustato il vestito sul seno.
    
    Lei sente i passi oltre il battente, e ...
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