1. Come un mandorlo in fiore


    Data: 26/10/2020, Categorie: Etero Autore: fantasypervoi, Fonte: RaccontiMilu

    ... piccolo tacco a slanciarla.
    
    Occhi bassi, aspettava di sapere, la postura coerente con la sua titubanza.
    
    Ben diversa dalla ragazza vispa di quattro giorni prima, ma sempre desiderabile, anzi, così indifesa, era ancora più intrigante.
    
    Siediti.
    
    Prese la stessa posizione di quattro giorni prima, le mani a intrecciare le gambe, corpo in avanti.
    
    Guardai i seni, questa volta niente traspariva’ Avrà messo il reggiseno’ pensai.
    
    – Non abbiamo parlato di paga.
    
    Dissi
    
    Lei alzo lo sguardo e cercò di tenerlo pari al mio;
    
    Non importa, sono sicura che sarai giusto.
    
    Mi piace questa risposta! Sarà adeguato alle tue prestazioni.
    
    Lei sorrise serafica;
    
    Allora guadagnerò molto!
    
    Nel dirlo si bagnò le labbra con la lingua e il mio cuore saltò un battito.
    
    Gesto innocente o provocatorio? Presto l’avrei scoperto.
    
    Per tutto il giorno la feci impratichire su documenti vari.
    
    Alle fine del suo lavoro giornaliero, ebbi la netta sensazione che aria fresca era entrata in ufficio e nella mia vita.
    
    I giorni a seguire furono certezza.
    
    Preparativi per la raccolta di un fiore
    
    I primi approcci sensuali furono innocenti, piccoli sfregamenti corporali sul lavoro, leggeri contatti, piccoli tocchi..
    
    Giulia sempre con gonne che mettevano in risalto le forme, io sempre più preso.
    
    Sempre meno imbarazzata, io sempre più eccitato.
    
    Il gioco delle parti.
    
    Poi, venne il giorno.
    
    La chiamai in ufficio,
    
    Seduta davanti a me, aspettava gli ordini.
    
    Mi alzai ...
    ... e girai attorno alla scrivania, passai dietro di lei e poggiai le mani sulla testa accarezzando i capelli;
    
    -Allora Giulia, sono passate un paio di settimane, cominci a conoscere l’ambiente e i suoi personaggi dimmi la tua opinione, &egrave quello che ti aspettavi o cosa?
    
    Feci scendere le mani sul collo e poi sulle spalle mimando un massaggio leggero.
    
    Un piccolo mugolio d’assenso;
    
    Tutto ok, l’unica delusione, &egrave che mi aspettavo qualche invito a cena: disse queste parole poggiando la sua mano destra sulla mia .
    
    Ebbi un brivido violento al basso ventre, ero spiazzato, non mi aspettavo quelle parole, il tempo di riprendermi dallo stupore e la mia mano stringeva deciso la sua e subito dopo, la mano sicvolava verso i seni accarezzandoli, prima dolcemente, poi, a seguito di un suo gemito sensuale, con più decisione.
    
    Eravamo soli, nascosti da una porta e da tendine oscura sole che niente lasciavano trapelare.
    
    Spinsi sulla sua spalla e feci girare la sedia.
    
    Ora, era di fronte a me.
    
    Gli occhi di nuovo bassi, come la prima volta.
    
    Le gambe erano leggermente dischiuse e le mani erano tornate sopra di esse a protezione di niente.
    
    Era arrivato il momento di non ritorno.
    
    Cogli la prima mela
    
    Ansimava nel suo respiro tenue.
    
    Vedevo chiaramente il respiro affannoso e il seno sobbalzare,
    
    La tensione erotica, era palpabile, lei aspettava inerte che io facessi qualcosa.
    
    Fu un attimo, un desiderio irrefrenabile di bruciare la passione dei giorni ...