1. Il tradimento di mia moglie


    Data: 26/10/2020, Categorie: Tradimenti Autore: marito cornuto, Fonte: EroticiRacconti

    ... raccontata per inviare un messaggio “particolare” a Nadia.
    
    Ve la ripeto perché possiate capirne l’allusione che conteneva.
    
    Negli anni cinquanta del secolo scorso, quando ancora c’erano orinatoi pubblici nei cantoni delle strade, un tale di nome Alfeo che aveva l’abitudine di fare pipì in uno di essi, fu convocato dal capo dei vigili urbani cittadini per avvisarlo di alcune proteste pendenti nei suoi confronti.
    
    «Signor Alfeo» lo ammonì il capo dei vigili «Alcune donne si sono lamentate del modo con cui lei fa pipì nell’orinatoio del suo quartiere.»
    
    «Non capisco» rispose Alfeo «perché mi si voglia proibire di urinare in un pisciatoio pubblico.»
    
    «Nessuno, signor Alfeo» gli spiegò il comandate «vuole proibirglielo, «ma abbia l’accortezza di stare più addossato al cesso, perché le signore ci hanno riferito che lei sta scostato di almeno quaranta centimetri e non possono evitare di vedere il suo “spettacolo”.
    
    «Signor comandante» replicò Alfeo allargando le braccia «non posso stare più accostato altrimenti tocco.»
    
    Subito dopo notai che Paco si mosse sulla sedia. Come potevo immaginare che si era mosso per fare piedino a Nadia perché afferrasse che quella barzelletta l’aveva raccontata per farle intendere quanto grosse fossero le dimensioni di ciò che i suoi indumenti di lavoro celavano?
    
    Questo fatto accadde il venerdì. Il giorno dopo Paco e il suo socio lavorarono fino alle cinque del pomeriggio benché fosse sabato. Io mi ero recato in cortile per dare una ...
    ... pulita all’auto perché i genitori di mia moglie ci avevano invitato a pranzo e Nadia ci teneva che ci andassimo con l’auto in ordine. Quando rientrai in casa sorpresi mia moglie e Paco che parlottavano sottovoce. Voltandomi le spalle non si accorsero della mia presenza. Riuscii a percepire soltanto qualche parola smozzicata non sufficiente perché potessi ricostruire il senso del discorso, come:
    
    «… mio… gr…. Vu… ave la prova? –
    
    “Prova” era l’unica parola che avessi percepito e l’associai a qualcosa che volevano provare in merito ai lavori di restauro. Vidi mia moglie annuire e dirgli qualcosa sottovoce. Si mosse per entrare nel vestibolo che divideva il resto della casa dalla nostra zona notte e dal bagno. Paco la segui. Notai Amos fare un risolino tra i denti. Poi quando mi notò, si grattò la gola. Subito dopo vidi uscire Paco e mia moglie dal vestibolo. Lei aveva le gote accese di uno strano rossore. Fece quasi un sobbalzo quando si accorse della mia presenza e le sue guance divennero ancora più accese. Mi disse che aveva accompagnato in camera nostra Paco perché le desse un consiglio sulla tonalità di colore da dare alla camera e al bagno.
    
    - Azzurro chiaro, mi ha suggerito Paco, sia alla matrimoniale sia al bagno – mi riferì cercando di inviarmi un disteso sorriso.
    
    - Nel vestibolo un colore bianco ghiaccio può andare bene – aggiunse Paco – così da dare luminosità all’ambiente stretto. -
    
    - L’importante – risposi – è che mia moglie rimanga soddisfatta. -
    
    - ...
«1234...17»