1. Avventura in provincia


    Data: 24/10/2020, Categorie: Etero Autore: 369123, Fonte: Annunci69

    ... giustificava a trascurarmi. Anch’io ho il mio lavoro, come ti ho detto gestisco un negozietto, ma questo non vuol dire che trascuri la casa e i miei doveri di donna.
    
    - E’ per questo che ti sei separata? Sono tanti gli uomini che sono presi dal loro lavoro ma non per questo trascurano la moglie.
    
    - E’ per questo ma non solo: in vent’anni di matrimonio non ricordo una volta che mi abbia soddisfatta: a sentire le mie amiche fare sesso è una cosa esaltante, per me era soltanto accontentare quel macaco che si sbrigava in pochi minuti e poi si girava a dormire: lui russava ed io restavo ad occhi aperti e con la voglia inappagata.
    
    - Beh, vedrai che il sesso, come dici tu, può essere veramente una cosa piacevolissima come ti hanno raccontato le tue amiche.
    
    Intanto andiamo a cena, poi a fare quattro salti e quindi decideremo come finire la serata.
    
    Ci rechiamo in un ristorante nella sua città dove, mangiando e bevendo, approfondiamo la nostra conoscenza, parlando delle cose che ci accomunano, soprattutto di quello che possono fare a letto un uomo e una donna che vogliono godersi la vita.
    
    - Cara Francesca, son quasi le ventitré che dici, andiamo a ballare o andiamo a casa tua a finire di chiacchierare?
    
    - Mi piacerebbe andare a ballare, ma sono piuttosto stanca, possiamo andare a casa mia a finire di parlare e così anche ci prendiamo un digestivo.
    
    Non me lo faccio ripetere un'altra volta e la seguo con la mia macchina sino alla sua abitazione, una casetta con ...
    ... davanti un piccolo orto e uno spiazzo per parcheggiare, alla periferia della città.
    
    L’interno non è molto grande, ma arredato con stile.
    
    - Francesca hai una casetta piccola, ma organizzata con molto buon gusto, complementi a chi lo ha fatto.
    
    - L’ho arredata io, non appena se ne è andato mio marito: a lui interessava soltanto che le prese della luce fossero collegate a norma, per il resto niente.
    
    Intanto io la avevo abbracciata e baciata facendole sentire la protuberanza che dal basso ventre chiedeva di vedere la luce, mentre con una mano salivo dal fondo della gonna verso il suo culo.
    
    - Nevio, accidenti, come corri, non mi dai neppure il tempo di levarmi le scarpe!
    
    - Ti do tutto il tempo che vuoi, levati pure le scarpe, la gonna, il maglione e tutto quello che hai addosso.
    
    E così dicendo le sollevo la gonna scoprendo un paio di mutandine di pizzo bianco su cui spiccava, dietro una vasta macchia umida, un folto cespuglio nero.
    
    - Mi dici come corro che vedo sei già tutta bagnata, sei più pronta di me!
    
    - Tutta bagnata, dici. Ma con tutti i discorsi che abbiamo fatto non poteva essere diversamente, son mica fatta di legno!
    
    Neanche io sono fatto di legno per cui un pezzo alla volta le tolgo tutto lasciandola nuda: quarant’anni, un paio di tette che si difendono bene, un culo da favola ed un cespuglio nero che contorna una fica che attende solo di essere leccata. In pochi attimi sono nudo anch’io, la spingo sul divano, le allargo le gambe e inizio a ...