1. Avventura in provincia


    Data: 24/10/2020, Categorie: Etero Autore: 369123, Fonte: Annunci69

    Avventura in provincia
    
    Ritengo che i lettori più attenti abbiano già capito che i racconti (mai di fantasia, sono sempre scampoli di vita vissuta – e goduta) di 369123 appaiono scritti a quattro mani: in alcuni il narrante è Nevio, in altri è Alex, anche se i protagonisti sono spesso (ma non sempre) comuni.
    
    Ora io, Nevio, voglio raccontarvi un episodio di cui sono stato primo attore qualche anno fa. La storia, come già detto, è vera, soltanto la ricostruzione dei discorsi può essere un po’ alterata (è difficile ricordare esattamente le parole dette, mentre ricordo bene il loro senso).
    
    Pur praticando lo scambio paritetico con coppie di varie parti d’Italia (forse qualcuna ci riconoscerà unendo alle nostre caratteristiche, presentate nei primi racconti, i ricordi delle scopate comuni e le confidenze scambiatici) non ho mai disdegnato l’avventura con una singola persona, anche perché per lavoro spesso dovevo assentarmi da casa per più giorni. Per questo ho sempre guardato con attenzione nei vari siti le offerte di singole (non molte, ma ci sono). Fra i tanti annunci mi aveva colpito quello di una signora quarantenne – Francesca – di una provincia vicina a quella in cui abito che, dalla foto (con il viso oscurato), non mi pareva male. E che nell’annuncio specificava che chiedeva soltanto un’amicizia forte e senza limiti, ma anche senza coinvolgimenti sentimentali.
    
    Ho provato a risponderle e, dopo uno scambio di informazioni reciproche, ci siamo dati appuntamento in ...
    ... un bar di un paesino non lontano dalla sua città.
    
    Era una bella mora, nonostante non fosse più giovanissima (non ho mai voluto chiederle qualche documento, non mi pareva – e non mi pare – elegante chiedere l’età a una donna: quello che conta sono le tette, il culo, la figa e non gli anni scritti su un pezzo di carta), separata dal marito e in attesa del divorzio. E che aveva deciso di recuperare il tempo perduto.
    
    La incontro, all’ora stabilita, un sabato sera seduta al bar concordato mentre sfoglia una rivista.
    
    - Ciao Francesca, eccomi qua, sono Nevio. Devo dire che sei più bella di quello che si poteva vedere nelle foto.
    
    - Troppo galante Nevio, cerco di tenermi bene, per mia soddisfazione personale e alla faccia di quel cretino di mio marito (spero tale ancora per poco); ma anche tu non sei male, si vede che sei uno sportivo come mi avevi detto.
    
    Prendo posto al tavolino e, mentre attendiamo che ci portino le consumazioni ordinate, iniziamo a chiacchierare:
    
    - Cara Francesca, nei nostri contatti precedenti non mi hai spiegato come mai vi siete separati ed ora attendete il divorzio; non voglio curiosare nella tua vita privata, ma mi piacerebbe capire perché una bella donna come te possa essere lasciata da un uomo.
    
    - Non è proprio così Nevio, non ci siamo separati, ma sono io che l’ho mandato a cagare. Eravamo sposati da quasi vent’anni ma lui era interessato soltanto al suo lavoro. Il fatto che facesse impianti elettrici per conto di un’impresa edile non lo ...
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