1. Impensabile, assurdo, folle


    Data: 23/10/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: iprimipassi, Fonte: RaccontiMilu

    ... davanti agli occhi,
    
    “Lo sai, lo sai perché sei qui…ma ora ho fame, quindi vieni con me” mi prendi per mano e quasi mi fai perdere l’equilibrio, mentre il mio passo all’unisono con il tuo percorre questo pavimento di pietra levigata, calpestato da chissà quanti passi.
    
    E ora un tumulto di emozioni affollano le nostre menti, percorrendo insieme, i primi passi verso l’uscita.
    
    Da una vetrata il sole appena nato investe il tuo viso, sei così bello nella tua maestosità, non posso fare a meno di cercare un contatto, mi stringo a te, che senza perdere tempo mi schiacci sul tuo corpo.
    
    Consumato il mio irrinunciabile caff&egrave, sgranocchiato un mille calorie di zuccheri raffinati, siamo di nuovo insieme, per le vie di questa piccola ma caratteristica cittadina, parliamo perdendoci, ridendo come al solito, come due vecchi amici, profondamente complici, non tralasci nulla, e io rido a ogni tua battuta, sto bene con te, sto veramente bene e te lo dico, arrestando il tuo discorso…
    
    Ci fermiamo di colpo, lì in mezzo alla strada, &egrave questione di un attimo, lo sguardo percorre più volte la distanza che va dai tuoi occhi alle tue labbra, lo senti tu e la sento io la voglia di essere baciata, in un istante le tue mani circondano il mio viso, mentre le mie dita si fermano sui muscoli contratti delle tue braccia, un ultimo fugace sguardo, testimone di quel malefico desiderio che alberga nelle nostre menti da settimane, le tue labbra si schiudono per incontrare le mie, una ...
    ... guerra di lingue, di sapori, di profumi…in quell’intimo gesto testimone di una passione che scava e brucia, fin nelle viscere.
    
    Ci perdiamo in un bacio travolgente, avvinghiati ai vestiti dell’altro, due amanti osceni, noncuranti dei passanti, a bocca aperta, chiunque ci guardi può vedere le nostre lingue, morbide bagnate che si contorgono l’una sull’altra, mi stacco da quella bocca incandescente, per riprendere aria…
    
    “Portami nel tuo albergo”
    
    la mia voce, straziata dalla voglia di te, mentre stringo le gambe per trattenere i miei umori, ti investe.
    
    Uno spettacolo indecente si palesa davanti ai tuoi occhi.
    
    Sui nostri visi stravolti e bagnati di saliva, si legge tutta la smania di appartenerci, il tuo corpo non ha pudore, la tua erezione &egrave lì visibile a ogni persona che ci passa accanto.
    
    Come posseduto da un demone, sospingi il mio corpo abbandonato alla follia, sotto al colonnato di un vecchio caseggiato, sfili la tracolla che cade per terra, i nostri occhi persi nel tetro abisso del nostro desiderio, le nostre labbra brandiscono il respiro dell’altro, affamati, famelici.
    
    Mi aggrapo a te, una sorta di tacita supplica, le tue braccia mi sovrastano appoggiate al muro, gesti concitati tra di noi, sento il mio sesso dischiudersi, a ogni movimento, mentre il tessuto impregnato dai miei copiosi umori entra e sfrega tra le mie labbra gonfie…
    
    “Dimmi? Dove cazzo vuoi essere portata?”
    
    Il tono della tua voce &egrave caldo, sicuro irresistibile, continui, ...
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