1. Impensabile, assurdo, folle


    Data: 23/10/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: iprimipassi, Fonte: RaccontiMilu

    ... affannata.
    
    ‘Ci vediamo il mese prossimo’, replico, aspettando che sia tu a chiudere la comunicazione senza aggiungere altro.
    
    Da quel giorno, l’unico contatto fu quel mio messaggio di ieri sera: ‘Domattina sarò ad aspettarti in stazione’.
    
    E ora, il tuo sorriso emozionato fa battere il mio cuore in maniera forsennata mentre mi avvicino a te, intenta a scendere gli scalini del treno e lasciarti, finalmente, stringere forte tra le mie braccia. Tre scalini mi separano da te, vorrei poter fermare il tempo, immortalare il tuo viso nella mia mente, svuotare la stazione, in un istante, più nessuno intorno a noi, solo io e te…
    
    “Mi scusi” uno spazientito viaggiatore incalza alle mie spalle, devo per forza scendere quegli scalini, per forza devo avvicinarmi a te, che mi guardi con gli occhi bagnati quanto i miei, il brusio intorno a noi ovattato, senza rivolgere parola all’uomo alle mie spalle, oltrepasso quello spazio, che ci separa.
    
    Il respiro mi si ferma in gola, mentre mi cingi in un abbraccio, inaspettato, ma impellente…urgente…
    
    “Ben arrivata piccola” sussurri con voce che tradisce l’emozione, un sciocco insignificante “ciao” di risposta, muore sul tuo petto,
    
    Restiamo immobili in quell’ abbraccio, ad ascoltare i nostri respiri, fino a quando la tua voce interrompe il flusso costante dei miei pensieri.
    
    “Hai fame?” rispondo con una risata che subito contagia anche te, sbuffi alla mia reazione, facendo una buffa espressione
    
    “Hai voglia di” di nuovo una ...
    ... risata, fa cadere tutte le buone intenzioni
    
    “E certo…andiamo a fare colazione?” questa volta riuscendo nell’intento di finire il concetto, non mi dai il tempo di rispondere, sono pronta alle tue battute stucchevoli, quel sarcasmo a volte così deliziosamente volgare, che sin da subito, &egrave entrato nei nostri dialoghi, continui, impostando la voce,
    
    “non vorrai mica che ti faccia colare qui e adesso? – continui con tono sempre più incalzante -qui davanti a tutti…farti rendere conto di quanto tu sia realmente in calore…e di quanto tu sia in mio potere?”
    
    Espresso questo, con mesta fierezza ti stacchi da me, e sfoderando il tuo sorriso migliore, mi guardi dritto negli occhi, il mio respiro cambia, sorrido pensando a quanto mi piaccia il tuo modo di portarmi ovunque tu voglia, tu mi vuoi così, disarmata…e quel fatale sorriso, sul tuo bel viso, ne dà conferma.
    
    Un mese &egrave passato dall’ultima volta che ci siamo sentiti, un mese passato a rimuginare su di te, su di noi…
    
    “Non so che ci faccio qui…”
    
    Dico queste parole interrompendo quel momento che ci ritrova complici, stringendo la borsa a tracolla, contenente giusto lo stretto necessario, per passare qualche ora con te, vestiti che mi auguro tu faccia a pezzi…come la mia sfacciata voglia di essere qui con te, solo con te, adesso…
    
    Fai un passo indietro, nel mentre le tue dita scivolano lentamente sul mio viso, il tuo sguardo mi scruta per la prima volta, cogli particolari sfuggiti, sempre più consapevole di avermi ...
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