1. Impensabile, assurdo, folle


    Data: 23/10/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: iprimipassi, Fonte: RaccontiMilu

    ... in quella città’.
    
    ‘E andrai in quel ristorante?’, mi domandi, con un filo di voce.
    
    ‘No”.
    
    Sto zitto un momento, ascoltando il tuo respiro.
    
    ‘Ci andremo insieme’, concludo.
    
    Resti in silenzio. Immagino la tua espressione sorpresa, e un ‘ma ti sei forse impazzito?’ che aspetta solo di essere pronunciato. Non lo fai, e io ne approfitto per continuare.
    
    ‘Ho già controllato gli orari: il primo Frecciarossa che puoi prendere quel sabato arriva alle otto e trentacinque del mattino. Sarò lì in stazione ad aspettarti’.
    
    ‘Non verrò’, mi rispondi, con voce che appare spezzata.
    
    ‘Non mi importa. Io ci sarò ugualmente’.
    
    ‘Siamo entrambi sposati’, replichi.
    
    ‘Non mi importa’, rispondo ancora.
    
    ‘Ma”.
    
    ‘Senti, la mia risposta sarà sempre la stessa ad ogni obiezione che tu possa fare. E’ inutile che continui’, ti interrompo in tono dolce ma deciso.
    
    ‘Non ti importa di nulla, quindi?’, mi chiedi.
    
    ‘In questo momento, solo di te’.
    
    Sospiri. Continuo a parlare.
    
    ‘Voglio passeggiare con te per le vie del centro. Tenerti la mano. Guardarti negli occhi. Cenare con te. Parlare di ogni cosa. Consumare le tue labbra a furia di baciarle. Provocarti, eccitarti, farti sentire le mie mani addosso, il mio corpo contro il tuo’.
    
    Ascolti in silenzio, ma sento il tuo respiro farsi pesante.
    
    ‘Voglio farti bagnare mentre camminiamo tra la gente ignara. Imbarazzarti. Farti arrossire. Far crescere in te la voglia di sentirti mia. E poi trascinarci fino in albergo. E ...
    ... lì, fare l’amore per tutta la notte’.
    
    Dall’altra parte del telefono, un silenzio surreale.
    
    ‘Iniziare dolcemente. Baciare, toccare, scoprire, esplorare ogni centimetro della tua pelle, ogni curva del tuo corpo. Portarti al limite, al culmine dell’eccitazione. Stravolgerti con le mie mani e la mia bocca. E poi possederti completamente, senza freni e senza limiti. Far riempire la stanza dei nostri odori, del suono dei tuoi gemiti e delle tue urla di piacere. E andare avanti sino allo stremo delle forze. Fino ad addormentarci sfiniti e abbracciati. E ricominciare appena svegli’.
    
    ‘Vuoi molte cose”, mi sussurri in tono decisamente suadente.
    
    ‘No. In realtà ne voglio una soltanto. Voglio te. Non mi importa di nient’altro. Né di come andrà a finire, né di cosa succederà. Voglio te e basta’.
    
    ‘Perché me ne parli con più di un mese d’anticipo?’.
    
    ‘Ti servirà tempo per organizzarti’ e anche per far crescere un po’ di peli dove sai che mi piacciono tanto’.
    
    Ridi. Lo faccio anch’io.
    
    ‘Cos’è, mica pensavi fossi diventato troppo sdolcinato, vero?’.
    
    ‘Speravo di no’, replichi, in tono sempre più flebile.
    
    ‘Bene’ perché voglio anche riempirti e dissetarti del mio sperma caldo e denso. Ricoprirti il seno. Impiastricciare i peli del tuo pube col mio seme e con i tuoi succhi. Farti godere come non mai e lasciarti addosso il mio odore e il mio sapore. Voglio che tu venga da me essendo pronta a tutto, così come lo sarò io’.
    
    ‘Devo’ devo andare”, ti sento dire con voce ...
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