1. l’inquilino


    Data: 22/10/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: CxMIII, Fonte: RaccontiMilu

    ... male!’
    
    Intanto si è tolto pantaloni e mutande, dei boxer larghissimi, ridicoli, che ha piegato accuratamente, prima di riporli sulla sedia.
    
    Ha un’aria un po’ buffa, con le gambe nude ed i calzini corti, anche se il suo uccello è di proporzioni niente affatto disprezzabili.
    
    Prima di procedere oltre, mi mette un asciugamano pesante, di spugna, sotto le chiappe, per evitare di sporcare il suo letto, è una persona precisa, Antonio.
    
    Chissà, magari conoscendo il tipo, è la prima volta che usa il suo cazzo con una donna, e non per farsi le seghe.
    
    Intanto il vibratore nel culo mi da un fastidio fottuto, non ho mai amato troppo prenderlo di dietro e per fortuna che era già bello lubrificato, altrimenti ma avrebbe fatto veramente male.
    
    Non riesco a nascondere un grido di soddisfazione, quando il suo cazzo mi entra dentro, perché mi ha talmente stuzzicato con il vibratore, che oramai non ce la faccio più.
    
    Anche lui sembra a buon punto, chissà quante seghe si è fatto in questi mesi, sentendo i miei gemiti insieme al rumore del vibratore ed ora può coronare il suo sogno.
    
    Il suo peso mi schiaccia, lo sento ansimare mentre contemporaneamente mi carezza le tette, poi, all’improvviso, lo sento partire e lo assecondo: il mio corpo, attaccato al suo, segue il movimento che si fa sempre più veloce, finché non lo sento fermarsi un attimo, prima dell’assalto finale.
    
    Mentre il suo sperma mi riempie, raggiungo ancora l’orgasmo e mi mordo quasi le labbra per non gridare ...
    ... di piacere.
    
    Antonio si toglie subito e sistema meglio l’asciugamano, perché non vuole assolutamente sporcare le lenzuola, poi corre in bagno a lavarsi, mentre io rimango lì, bloccata ed immobilizzata, a guardarmi la fica, rossa e dilatata, che continua a vomitare roba biancastra, prima di addormentarmi, sfinita.
    
    Mi risveglia un ronzio, prima lontano, poi sempre più vicino: mi ha sfilato il vibratore dal culo ed ha ricominciato.
    
    ‘Antonio, basta, per favore’, dico con appena un fiato di voce, ma lui continua, anzi, ormai ha imparato bene i punti migliori e ci mette un attimo farmi partire di nuovo.
    
    Grido, gemo disperatamente e respiro con la bocca spalancata, mentre lui insiste sadicamente con quel dannato aggeggio.
    
    Va avanti per un mucchio di tempo, non so più neanche quante volte sono venuta, mi sembra di essere dentro un orgasmo continuo, sono bagnata fradicia e così sensibilizzata che ho l’impressione di sentire il vibratore in ogni parte del mio corpo.
    
    Alla fine me lo lascia dentro e mi sale a cavalcioni sul petto, mentre quell’aggeggio infernale continua a ronzare e vibrare nella mia fica.
    
    Avevo chiuso gli occhi, per la stanchezza, ma ora li riapro e vedo che ha piazzato il suo uccello in mezzo alle mie tette, per poi serrarcele intorno.
    
    La punta rossa del suo cazzo, che sbuca dai miei seni, e punta verso il mio viso, mi fa pensare ad una specie di hotdog.
    
    Si muove avanti ed indietro, praticamente si sta facendo una sega con le mie tette, mentre ...