1. l’inquilino


    Data: 22/10/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: CxMIII, Fonte: RaccontiMilu

    ‘Sei proprio una persona scorretta’, le gridai contro, furibonda. Ed ora, a metà anno, dove la trovavo un’altra ragazza per dividere le spese dell’appartamento.
    
    La mia coinquilina aveva deciso di piantarmi in asso, senza preavviso, all’inizio di giugno, ed ero veramente nella merda, perché da sola non sarei riuscita a pagare le spese dell’appartamento, e sarebbe stato molto difficile trovare un’altra ragazza che prendesse il suo posto, prima di settembre ottobre.
    
    Avevo sparso la voce in giro, messo annunci in tutte le bacheche dell’università, ma era stato tutto inutile ed ero ormai rassegnata ad indebitarmi e rinunciare alle vacanze estive, quando arrivò la telefonata di Anna, una mia amica.
    
    ‘Hai ancora la stanza libera a casa?’
    
    ‘Certo che è libera, purtroppo.’
    
    ‘Interessa ad Antonio, quel mio cugino che fa il secondo anno di ingegneria.’
    
    Non mi attirava per niente l’idea di mettermi un maschietto in casa, per mille motivi, ma ero talmente nei guai che accettai di incontrare Anna ed il cugino.
    
    Antonio era un tipo tranquillo, timido e riservato, studioso, educato, ordinato, insomma tutto l’opposto dello stereotipo del giovane studente universitario fuori sede, perennemente in caccia di
    
    , così accettai, pensando che se non altro non avrei dovuto battagliare per tenere le sue mani lontane dalle mie tette e dal mio culo.
    
    Antonio si rivelò un inquilino perfetto, pulito preciso e metodico, anche troppo, visto che aveva preteso di dividere esattamente ...
    ... i ripiani del frigo, mettendo degli appositi cartellini, ed un divisorio di cartone sull’ultimo, dato che essendo in numero dispari, uno andava condiviso, se si voleva dividere lo spazio in maniera equa.
    
    Frequentava poche persone, essenzialmente uomini, tant’è che mi stavo convincendo che fosse gay.
    
    Io no, io a volte tornavo a casa in compagnia e non mi curavo certo di fare piano.
    
    La mattina successiva ad una notte di folli scopate, durante la quale non poteva non aver sentito, attraverso il muro sottile, le mie grida (sono molto rumorosa quando faccio l’amore) ed il letto che sbatacchiava contro il muro, mi guardava in maniera strana, ma ero certa che non avrebbe mai accennato a quanto accaduto.
    
    Certamente doveva sentire bene anche quando facevo da me, aiutandomi con un vibratore.
    
    Devo ammettere che io, un po’ malignamente, avevo preso l’abitudine di punzecchiarlo, con l’abbigliamento e gli atteggiamenti.
    
    Ho sempre avuto un fisico formoso, con i polpacci ben modellati, le cosce carnose, due belle chiappe sporgenti e le tette grandi e rotonde. Così le gonne corte e strette e le canottiere attillate e scollate, che indossavo in casa, dovevano essere una bella prova per il mio coinquilino, timido, taciturno e riservato.
    
    Mi accorgevo che di soppiatto, attraverso le lenti degli occhiali, una sbirciatina nella scollatura generosa della canottiera, la dava volentieri, come pure ero certa che, quando gli voltavo le spalle, i suoi occhi si fissassero sulle mie ...
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