1. Doppia vita - 2


    Data: 21/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69

    ... me?"
    
    "Perché ho deciso di schierarmi dalla sua parte. Ho visto quello che hai fatto l'altra sera in quel cortiletto. Ho visto tutto. Ho visto quanto sei troia".
    
    Era repentinamente passato dal "lei" al "tu". Io rimasi di sasso. Non sapevo che dire, che fare. Mi sentivo già rovinato sia nella sfera privata che sul lavoro. Lui si alzò. Fece il giro della scrivania e si parò davanti a me, che ero seduto alla mia sedia.
    
    "Sono pronto a dire che quelle riunioni di lavoro sono vere ma... se vuoi il mio silenzio mi devi dare più di lei".
    
    "Ho capito. Mi vuole ricattare. Mi dica, quanto vuole?"
    
    "Ma io non voglio soldi. Io voglio te". Andò alla porta e la chiuse a chiave, poi tornò accanto a me. Lentamente si abbassò la zip dei pantaloni e ne tirò fuori una minchia lunga e particolarmente grossa, benché non fosse in tiro. Era tutta segnata da vene in evidenza che la rendevano ancor più appetitosa. L'acquolina alla bocca mi venne spontanea. Chiamai al telefono la mia segretaria e le dissi di non disturbarmi per nessun motivo.
    
    "Datti da fare, troia. Dimostrami quanto sei brava a fare pompini. Ho visto come ti sei presa quei cazzi fino in fondo alla gola e come ti sei fatta sbattere, vacca schifosa. Quella sera mi sono dovuto tirare una sega pensando a quello che avevi fatto. Ma oggi non voglio che si perda neppure una goccia della mia sborra. Te la devi bere tutta". Con la mano chiusa a pugno mi alzò la testa da sotto il mento per guardarmi negli occhi, perché ero ...
    ... incantato a guardare quella meraviglia che avevo davanti. "Hai capito? La devi ingoiare tutta. Non devi sprecare niente. Te la devi meritare, però" e lo tirò su indirizzandolo alla mia bocca.
    
    Non avevo bisogno del suo gesto di invito. Ero già proteso con le labbra che aprii immediatamente per accogliere quel succulento pezzo di carne. Già cominciava ad indurirsi ma prometteva di assumere dimensioni notevoli per cui ne approfittai, finché era possibile, di ficcarmelo tutto dentro fino ad avere il naso immerso nel suo pelo pubico. Presi un forte respiro col naso per godere di quell'aroma di puro maschio e cominciai a succhiarlo e leccarlo da vero esperto quale sono.
    
    In breve tempo lo feci intostare completamente, tanto che non riuscivo a prenderne in bocca più della metà, aprendo al massimo le mascelle. Lui mi mise una mano dietro la nuca e cominciò a spingermi la testa per dare il ritmo ma anche per affondarmelo più in fondo che poteva. Avevo continui conati e producevo una gran quantità di saliva ma ero in estasi. Tutta la mia troiaggine venne fuori. Volevo essere usato per dare piacere a quell'uomo ma non certo per pagare il ricatto del suo silenzio. Lo scandalo di cui temevo qualche minuto prima non aveva lasciato alcuna traccia nella mia mente. Ero tutto impegnato a spompinare di gusto, sollecitato dai mugolii di soddisfazione dell'uomo, che mi confermavano la buona riuscita di quel lavorio.
    
    "Ah... Ahhh... Brava puttana... Sei proprio brava... Siii... Ci sai proprio fare ...
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