1. NOVE MINUTI


    Data: 20/10/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Voyeur Autore: LorenzoLotto, Fonte: RaccontiMilu

    ... in quel momento il significato del concetto espresso dalle compagne più grandi, per cui i jeans sono molto più pratici.
    
    È evidente che si senta incoraggiato dal mio silenzio.
    
    Capisce che ormai sono una preda in mano sua.
    
    Una strana eccitazione si impossessa di me. E quando dico strana è perché non so davvero descrivere cosa sto provando.
    
    La mano, la destra, che stava sollevando la gonna ha finito probabilmente il suo lavoro perché, per un attimo, non avverto più nessuna mano sul mio corpo.
    
    Dopo un’attesa di pochi secondi avverto il calore di un dito, un polpastrello soltanto, che scorre lungo il confine tra le mie mutandine e la mia pelle.
    
    Si sta dedicando ora all’esplorazione sotto la gonna. È in prossimità della parte inferiore del gluteo che insiste nella sua azione di esplorazione. Proprio lì dove, con una piega naturale, nasce la natica.
    
    Il movimento è lento da destra a sinistra e viceversa.
    
    Dal centro del mio culetto verso l’esterno.
    
    È un movimento col quale il mio aguzzino mi trasmette tutta la sua eccitazione. Soprattutto per la temerarietà del suo gesto: una mano sotto una gonna, su un autobus pieno di gente.
    
    Non capisco più nulla: vorrei che fossimo già all’Eur ma allo stesso tempo, per non perdere nessun movimento di quel polpastrello, socchiudo gli occhi.
    
    Mi risveglio da quella strana estasi quando mi sussurra qualcosa nell’orecchio.
    
    Non riesco a capire cosa ha detto.
    
    Ma uno stato di terrore vero e proprio mi assale quando ...
    ... sento le nocche della sua mano destra sfiorarmi. Determinano un percorso che, all’altezza del mio culetto, in un unico movimento va dall’alto verso il basso. Realizzo cosa sta facendo: si sta aprendo la cerniera lampo dei pantaloni!
    
    Voglio urlare, dargli del porco, ma la salivazione è ormai praticamente inesistente e il mio tentativo di dire qualcosa mi rimane strozzato in gola.
    
    Il paesaggio che scorre oltre la testa delle persone, mi da la certezza che mancano poco più di due minuti al capolinea.
    
    Avverto un calore, questa volta fisico, esterno al mio organismo. È la carne del suo membro, con la punta verso il basso, poggiata delicatamente in mezzo al solco delle mie natiche.
    
    La sua mano porta quel bastone di carne ad aderire perfettamente all’interno del solco.
    
    Le mie narici si sono allargate e il respiro si è fatto più profondo. I miei occhi sono appena dischiusi. Socchiudo e mi umetto le labbra con inedita voluttà.
    
    La sua mano destra tiene aderente il suo sesso in mezzo alla mia fenditura.
    
    Se lo sta carezzando lentamente su e giù.
    
    La sinistra, intanto, mi palpa la natica sinistra mentre mi allarga il solco per portare il suo sesso più all’interno possibile, in mezzo ai miei glutei.
    
    Avverto il calore del suo cazzo attraverso il tessuto delle mie mutandine.
    
    L’azione della sua mano lo porta all’orgasmo. Ne sono certa. Avverto i fiotti che mi sta scaricando addosso.
    
    Due, tre, quattro… non so quanti getti colpiscono l’interno della mia coscia ...