1. NOVE MINUTI


    Data: 20/10/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Voyeur Autore: LorenzoLotto, Fonte: RaccontiMilu

    ... ho mai dato il giusto peso; non ho ancora sviluppato questo tipo di malizia.
    
    E soprattutto non mi capacito di essere io, così giovane, oggetto d’attenzione da parte di un adulto che avrà almeno il doppio della mia età.
    
    Un’attenzione che percepisco con un semplice contatto.
    
    Un soffio, quasi.
    
    Leggero come un battito di ciglia.
    
    Tutto attorno è un pigiarsi e pressarsi, indipendentemente dal sesso e dall’età; mentre dietro di me, solo dietro il mio culetto, c’è il vuoto.
    
    E quella mano.
    
    Una delicata mano che mi lambisce appena, senza nessuna pressione ma con intenzione inequivocabile.
    
    Nove minuti. E ne rimangono almeno altri sette.
    
    Mi chiedo: “Chissà cosa gli passa per la testa a questo qui?”
    
    E ancora: “Ma non ce l’avrà una ragazza? Perché non va a scocciare lei, invece di infastidire una sconosciuta? M’è sembrato anche un bell’uomo. Non credo che gli manchino le occasioni…”
    
    Penso e intanto, decisa a non lasciare andare le cose senza reagire, porto il gomito sinistro di lato, in modo da allontanare lo sconosciuto, premendoglielo sotto il costato.
    
    Ma più premo forte e più forte è la sua resistenza alla pressione del mio gomito. Percepisco nettamente i suoi addominali indurirsi sotto la mia spinta.
    
    E la sua mano dietro di me non molla.
    
    Avverto un inedito senso di calore nella pancia. Non so se è rabbia o che altro.
    
    Riconoscendo quel poco di paesaggio che riesco a scorgere, deduco che mancano circa sei minuti al capolinea. Ancora sei ...
    ... minuti in cui devo pazientare.
    
    Intanto, con piccoli e quasi impercettibili tentennamenti, sento che la sua mano si fa sempre meno leggera fino a diventare complementare alle forme del mio didietro. Riconosco l’indice e il pollice poggiati sulla natica destra, il medio insinuarsi in mezzo al solco e l’anulare e il medio sull’altra natica.
    
    “Insomma non vuole proprio smetterla? A quest’ora del mattino, pensa già a queste cose? Ma non ha paura che qualcuno lo veda?”
    
    Vorrei proprio che qualcuno lo vedesse, così farebbe proprio una “bella figura”.
    
    Però anch’io farei una “bella figura”, dal momento che non ho ancora protestato.
    
    Forse perché sono impietrita dalla sorpresa e soprattutto dal contrasto di quel che sto vivendo: è vero che istintivamente ho serrato le gambe ma è anche vero che senza accorgermene ho cominciato ad apprezzare quel massaggio.
    
    No. Ma cosa sto pensando!?
    
    È insano, quel che mi passa per la testa. Eppure non credo di essere impazzita.
    
    Raccolgo la mia lucidità e torno a “disprezzare” quell’ uomo, quell’ aguzzino che sta violando parte della mia intimità.
    
    Forse nel serrare le gambe ho reso il mio culetto ancora più sodo, perché l’ho sentito emettere un mugugno di apprezzamento. Quel grugnito non è l’unica cosa che ho captato nettamente.
    
    Avverto il suo respiro caldo infrangersi e distribuirsi tra i miei capelli. Ho ancora i capelli lunghi e lisci: ultimo residuo di un romanticismo tipico della mia età.
    
    Il calore che fino allora avevo ...