1. La mia prima volta


    Data: 20/10/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: benves, Fonte: Annunci69

    Mi sono avvicinata ed appassionata al sesso abbastanza tardi, avevo 18 anni.
    
    Non che prima non ci pensassi o non mi fossi masturbata, avevo già alle superiori sperimentato il sesso orale ma, il mio primo vero rapporto lo ebbi appena maggiorenne; proprio dopo la festa per i miei 18 anni.
    
    Papà per l’occasione se ne era andato in montagna e mi aveva permesso di fare la festa in terrazza, ero andata all' Esselunga per organizzare il buffet, ed una mia amica, Nadia, si era occupata dell’allestimento, delle luci, degli addobbi ed insieme a me, degli inviti.
    
    Avevo da tempo già deciso che quella sera avrei perso la verginità ed anche con chi.
    
    Alla festa saremmo stati una ventina, quasi tutti compagni di scuola, tre professori giovani, (veramente uno era un supplente).
    
    Per l’occasione avevamo deciso che sarebbe stata una festa in black & white, le ragazze abito bianco o nero o tutti e due i colori, e gli uomini in smoking.
    
    Alcuni devo dire erano ridicoli.
    
    Io, la festeggiata, in rosso e sarei arrivata sul terrazzo quando tutti gli invitati erano arrivati, e così fu.
    
    Avevo comprato un vestito bellissimo, mi fasciava il corpo, era senza spalline e valorizzava il mio seno, la scollatura dietro era molto profonda, insomma, un vestito da donna , avevo 18 anni ormai, non ero più una ragazzina. Trovai anche delle scarpette rosse con il tacco non troppo alto di 6 cm, per la biancheria, invece, solo dei minislip di pizzo di seta rosso, i capelli lunghi sciolti sulle ...
    ... spalle. La festa iniziò che erano circa le 22,30, feci il mio ingresso in terrazza.
    
    Ci furono applausi, un brindisi e poi la musica ricominciò; tutti vennero a salutarmi ed augurarmi buon compleanno, anche il professore di inglese, la professoressa di italiano ed il supplente di francese.
    
    Tutti ballavano mangiavano e bevevano, la festa era proprio ben riuscita; qualcuno dei miei compagni si era già appartato e limonava come un disperato.
    
    Ad un certo punto vidi anche la professoressa di italiano ballare un lento con il prof di inglese e si baciavano.
    
    Mio Diooooo, erano quasi le tre quando i primi cominciarono ad andarsene, seguiti dagli altri; mi diedero tutti un regalino.
    
    Mentre salutavo Nadia sulla porta, vidi che il prof di francese, che in effetti era sparito e con il quale pensavo di aver fallito i miei propositi, era nello studio con un bicchiere in mano e stava guardando i libri di papà. Salutai Nadia e lo raggiunsi : “ salve prof, si è divertito?” dissi per rompere il ghiaccio.
    
    Era un tipo alto più di me, magro con i capelli un po’ lunghi e ribelli, biondo/castano ed aveva due occhi verdi incredibili. Lo smoking gli stava da Dio.
    
    Mi rispose “si Donatella, una bella festa, interessante la scelta di questi libri”.
    
    Gli dissi che erano di mio padre e che ogni tanto ne prendevo in prestito qualcuno, volevo darmi un tono, in effetti ne avevo preso solo qualcuno ed erano tutti a fumetti, papà aveva la raccolta completa di Guido Crepax. Poi certo, in ...
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