1. George e Antonella


    Data: 19/10/2020, Categorie: Incesti Sesso di Gruppo Autore: Key_Seven, Fonte: RaccontiMilu

    ... già fatto qualche chilometro quando mi arrivo un messaggio sul telefono. Era il mio nuovo amico Bruno. ‘Mia madre e mia zia ci terrebbero che oggi pranzassi con noi’.
    
    Intelligenza avrebbe voluto che dicessi no grazie risparmiando energie per quello che mia aspettava… ma, ammettiamolo ‘tira più un pelo di figa che…’.
    
    Digitai un ‘arrivo in un paio d’ore’ e svoltai la Cayenne con una manovra sola col cazzo già duro nei pantaloni.
    
    Venne ad accogliermi Bruno con una vestaglia nera legata in vita. Sotto era evidentemente nudo e un po’ si notava il cazzo che ciondolava quando si muoveva…
    
    Il ragazzo, ormai libero da ogni costrizione si avvicinò per salutarmi e mi infilò la lingua in bocca… Così eccoci a limonare proprio lì dove mi ero fatto sua madre la prima volta. Il cazzo gli si era già indurito e ora era saltato fuori dalla vestaglia e anche il mio stava per esplodere nei jeans tanto che dovetti per forza sbottonarli restando nudo dalla vita in giù.
    
    Appena vide l’attrezzo Bruno subito lo afferrò con la mano mentre ancora mi stava baciando succhiandomi i capezzoli… Iniziò a segarmelo piano piano e io feci lo stesso a lui…
    
    Già mi pulsava la cappella e avevo solo voglia di farlo chinare e prendergli subito il culo a tutta forza.
    
    Ma ecco Antonella spuntare nell’ombra. Anche lei indossava una vestaglia chiara a fiori che, diciamolo pure, non nascondeva quasi nulla visto che le tettone sbucavano fuori in tutta la loro prepotenza. ‘Buoni porconi che il pranzo è ...
    ... quasi pronto. Forza George vai a metterti una vestaglia anche tu che fra dieci minuti vi voglio in sala da pranzo…. Vi aspettiamo li’.
    
    ‘Ma ce la facciamo a mangiare prima?’ borbottai a Bruno.
    
    ‘Non ti preoccupare è un pranzetto speciale….’ e sorrise mentte dal suo armadio mi offriva una vestaglia rossa di seta che non stetti nemmeno ad allacciare lasciando che l’uccello ciondolasse allegramente semi duro…
    
    Arrivammo in cucina. Le due vacche in autoreggenti nere e tacchi ma senza altro addosso erano sul tavolo della cucina sdraiate una di fianco all’altra. Le loro fiche erano state accuratamente depilate ed erano ampiamente dilatate segno che ne avevano fatto un uso davvero intensivo.
    
    Vogliose come vacche stavano lesbicando fra loro con le lingue aggrovigliate e i seni penzolanti.
    
    Smisero solo perchè Antonella potesse dirci ‘Ecco i vostri piatti belli piccanti indicandoci le fiche aperte.
    
    ‘Sentirai che buono’ disse Bruno che già si era chinato fra le gambe della zia invitandomi a far lo stesso con sua madre.
    
    Appena misi la lingua in effetti cominciai a sentire una strano pizzicore… ‘Ma che?’.
    
    ‘Provola piccante grattugiata dentro la figa’ disse Bruno tutto contento tra una leccata e l’altra.
    
    ‘Ma non vi brucia?’ chiesi.
    
    ‘Ummm si da morire ma ti fa troppo godere è come se ti esplodesse l’utero ummm. Lecca leccala tutta’ mi incoraggiò Antonella.
    
    Erano proprio patiti per il formaggio in questa famiglia.
    
    ‘E sentirai che bello quando ci metti il cazzo ...
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