1. Come sono diventato gay


    Data: 16/10/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Gay / Bisex Autore: Antinoos, Fonte: RaccontiMilu

    ... discorso affrontassimo diventava motivo di risate, arrivarono anche le confidenze sessuali. Quando avevamo in questi discorsi non aveva remore nel parlare, era veramente e dichiaratamente un porcello, delle volte faceva ‘per provocare una reazione’ anche delle toccatine e giù risate a seguito delle reazioni. Capirete……Quei sogni ormai chiusi nel cassetto da troppo temo stavano tornando a bussare alla mia mente. Ma come fare per provocare in lui il desiderio di volermi scopare senza passare da gay, era veramente difficile. A quel punto lo provocavo, ma quelle piccole provocazioni non lo portavano a fare quello che desideravo. L’occasione che ha dato la svolta si &egrave presentata quando io ho preso una bronchite, lui veniva a casa per farmi le iniezioni ed io ormai spinto dal desiderio facevo di tutto per provocarlo, non abbassavo leggermente gli slip, ma li portavo fino sulle cosce, lui porcello come era, prima dell’iniezione, volendo scherzare mi palpava le chiappe, io fingevo di arrabbiarmi, ma contemporaneamente lo provocavo chiedendogli se gli sarebbe piaciuto, -e lui: stringendomi una chiappa’si bel culetto che hai, bello sodo, proprio come piace a me, se stai ancora a letto ti sistemo!!!’ -Io: ‘sei un maiale, smetti’ Mi strizzava il cotone imbevuto di disinfettante nel solco che formavano le chiappe per poi ripassarci con il cotone per asciugarmi, io ovviamente sempre più ‘falsamente arrabbiato’ mi divincolavo e tiravo su gli slip. Queste occasioni ormai avevano ...
    ... aperto il discorso, nei viaggi per andare a lavoro il colloquio cadeva sempre sul mio culo e nel come si divertiva a toccarmelo, se non iniziava lui iniziavo io e lui continuava. Ormai in auto lui faceva anche delle toccatine infilando le dita tra il sedile e il mio culo, ovviamente tocca oggi e tocca domani gli permettevo sempre di più di soffermarsi in quella posizione. Ormai non gli dicevo nemmeno più di toglierla e capitava spesso di incrociare lo sguardo, l’imbarazzo si tagliava a fette, lui che era arrivato al punto di desiderarlo veramente ed io che pur desiderandolo più di pui non osavo parlarne per non essere tacciato da gay e magari essere deriso. Una mattina accadde……. la sua richiesta avvenne, fu quasi una dichiarazione d’amore, un discorso serio:’vedi………., in tutto questo tempo, in tutte queste situazioni mi hai fatto venire veramente il desiderio di possederti.
    
    ovviamente rimarremo amici qualunque sia la tua decisione’. Ormai……visto anche il mio desiderio! Non potevo rifiutarmi tassativamente, dovevo lasciare la porta aperta perché tutto il discorso continuasse. Feci capire che ero rimasto molto sorpreso da questa sua richiesta, ma non lo mortificai ‘visto la serietà del discorso’, rimai in silenzio per tutto il viaggio. Al ritorno a casa, lui si scuso ed io non gli permisi di terminare il discorso dicendogli che lo capivo e che non aveva motivo di scusarsi, del resto…… la cosa aveva preso una piega che poteva dare adito a questo suo desiderio, lo capivo e solo se ...
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