1. Vacanze al Cairo - Capitolo dodici e finale


    Data: 15/10/2020, Categorie: Hardcore, Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    ... me le tradusse: “Non preoccupatevi, seguitemi.”
    
    Fui afferrato per un polso e pressoché trascinato per non perdere Omar che praticamente era scomparso giù verso la sauna. Invece di fermarsi nello spogliatoio attraversò una grande porta di vetro che portava nell’area della piscina. Michele mi informò che la piscina era stata vuotata e chiusa da mesi, anche se l'area circostante era stata tenuta pulita ed in ordine per essere usata come un’estensione della caffetteria. Attraversammo la zona e fummo trascinati dalla nostra guida nello spogliatoio deserto.
    
    Ci spogliammo, Omar non perse tempo ed infilò la verga nella bocca di Michele; penetrarlo per me fu una cosa immediata, lentamente dapprima, assaporandone ogni secondo delizioso, sentivo ogni fibra della mia verga che scivolava avanti ed indietro. Ci vollero un paio di colpi prima che riuscissi a trovare lo stesso ritmo degli altri due, ma una volta che l’ebbi trovato, il piacere aumentò un milione di volte. Era incredibile! Era così sensuale che quasi venni dopo i primi due colpi, fu solo grazie ad un’inaspettata e sorprendente volontà che riuscii ad evitare di sparare il mio carico profondamente dentro Omar. Michele, riuscii a vedere, stava avendo lo stesso mio problema, si stava mordendo un labbro nello sforzo di controllarsi, ma continuava a spingere il più profondamente possibile il cazzo nella gola di Omar. Quella visione era troppo per me e,
    
    perdendo il mio autocontrollo, mi trovai a pompare dentro e fuori ...
    ... di Omar con una forza incontrollabile, violenta e quasi dolorosa. Poi eruttai. Non ero solo venuto, avevo eruttato, come un enorme, liquido vulcano farebbe ed io mi vuotai profondamente dentro Omar. Avevo perso la sensibilità delle gambe e crollai esausto sulla panca, il mio uccello ancora semi-molle seppellito. Michele emise un piccolo gemito, quasi a****lesco e sparò il suo carico nella gola desiderosa e molto ricettiva di Omar.
    
    Sia io che Michele eravamo fisicamente ed emotivamente fusi, crollati a terra nel tentativo di riprendere fiato. Omar, sdraiato su di un fianco sulla panca sorrise e rilasciò un torrente di parole arabe che nessuno di noi fu in grado di seguire. Il suo cazzo era ancora duro ed io non potevo fare a meno di fissarlo mentre lui cominciava a menarselo. Glielo lasciai fare per un po’, poi mi inginocchiai e ne presi in bocca solo la punta mentre lui continuava a masturbarsi. Succhiando molto delicatamente fui ricompensato dopo qualche secondo dal suo sperma che mi riempì la bocca in attesa. Era salato, caldo e delizioso. Riuscii ad ingoiarne la maggior parte, rotolai e mi sdraiai sul pavimento fissando il soffitto senza vedere niente.
    
    Fui vagamente consapevole che Omar si era vestito ed era andato via. Girandomi verso Michele, lo guardai e sorrisi.
    
    “Cazzo!” Fu tutto quello che riuscii a dire.
    
    “Dannazione!” Fu la fievole risposta: “Sono fottutamente fuso.”
    
    Strisciandogli vicino, lo circondai con un braccio ed appoggiai la testa alla sua ...