1. Vacanze al Cairo - Capitolo dodici e finale


    Data: 15/10/2020, Categorie: Hardcore, Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    Capitolo dodici
    
    “Cazzo! È stato imbarazzante, non è vero?” Esplosi quando fummo seduti davanti alle nostre bibite.
    
    Michele, per una volta, non disse niente. Almeno finché non ebbe finito la sua bibita.
    
    “Tony, e tuo papà? Non ha ancora accettato che tu rimanga qui. Cosa pensi che dirà?”
    
    Con tutto quello che era successo negli ultimi due giorni, mi ero dimenticato di questa piccola parte dei nostri piani!
    
    “Non so.” Risposi malinconicamente: “Ci penseremo. Ma non ora” Aggiunsi, sentendomi improvvisamente eccitato e felice, avendo risolto almeno un problema: “Andiamo alla sauna. Mi piace.”
    
    Tornato di buonumore, Michele sorrise e mi diede allegramente un calcio sotto il tavolo: “Ok allora!”
    
    Il tragitto dal Groppi all’Hilton è di circa quindici minuti che, nel calore del Cairo, è più lontano di dove tu possa andare senza crollare, o per lo meno così avevo sentito dire. Michele ed io eravamo felici. Era una strana sensazione sapere che qualcuno conosceva quello che sentivamo l'uno per l'altro ed era pronto ad accettarci per quello che eravamo, almeno per qualche tempo.
    
    Continuammo a ridere e ridere finché non arrivammo all'atrio dell’Hilton, ed una volta là cercammo la signora che ci aveva aiutati l'ultima volta che eravamo stati lì. Nonostante la cercassimo dappertutto, ed anche dopo essere stati seduti per un po’ nella caffetteria, non la vedemmo. Stavamo quasi per rinunciare all'idea quando mi capitò di gettare uno sguardo attraverso l'atrio e vidi Omar. ...
    ... Omar era il ragazzo che avevamo incontrato nella sauna l'ultima volta che eravamo stati lì e con cui ci eravamo divertiti. Toccai il braccio del mio amico, accennai col capo in direzione di Omar e contemporaneamente indicai verso la direzione della sauna. Michele guardò per capire cosa volevo dire e vide il nostro amico. Sorridendomi mi disse semplicemente: “Bastardo! Non ancora lui!”
    
    Velocemente lasciò il suo posto lasciandomi seduto da solo, attraversò la sala e toccò Omar su di una spalla. Lui si girò per vedere chi lo voleva e ci mise qualche momento per riconoscerlo. Quando si ricordò sorrise al mio amico ed indicò la sauna. Non riuscivo a sentire quello che Michele rispose, ma doveva essere la risposta adatta dato che mi indicò e mi fece segno di raggiungerlo. La faccia di Omar si accese di un largo sorriso allegro quando mi vide ed aspettò che arrivassi vicino a loro. Avrei solo voluto attraversare la stanza di corsa e gettargli le braccia al collo, solo con uno sforzo tremendo riuscii a camminare con noncuranza verso di loro.
    
    “Sauna mish kwais” Ci disse Omar lentamente indicando che la sauna non era un buon posto dove andare in quel momento, proseguì dicendo che era pieno di ospiti dell’albergo. L’espressione di delusione sulle nostre facce dovette essere evidente perché lui ci pensò per un paio di secondi, fece un altro piccolo inchino ed un sorriso ancora più largo mentre continuava: “Ma'alish. Taalla henna.” Queste parole di arabo erano troppo per me e Michele ...
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