1. Il master del sexy shop


    Data: 15/10/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: serendipi2016, Fonte: EroticiRacconti

    ... spogliarellista o anche se girasse vestita come le mie cameriere con il suo bel culo in mostra”.
    
    Dopo quella butade ovviamente Silvia aveva interrotto il rapporto professionale.
    
    L’avvocato che l’aveva sostituita però le fece pervenire uno scritto di Vito ancor più offensivo. Silvia me lo mostrò “so che non vedi l’ora di esibirti tutta nuda nel mio locale ma a me piacerebbe vederti vestita più sexy anche sul lavoro. Cambia tutto il tuo guarda roba, niente più i tuoi seri tailleur, ma abiti succinti solo per farti guardare. Lo sai anche tu che è quello che vuoi ma non hai il coraggio di fare. Sei sprecata come avvocato il tuo posto è la strada. Ti aspetterò con il tuo collega, anche lui muore dalla voglia di vederti sul mio palco, dopo sai cosa ti aspetta sarai solo mia e come una schiava del sesso dovrai accettare ogni mia richiesta” .
    
    Ovviamente la mia prima reazione fu di solo disgusto, rabbia e voglia di fare qualcosa contro quel maiale.
    
    Eppure si sedò prima Silvia che decise di non dare seguito alla cosa.
    
    Quella che a prima vista sarebbe sembrata una battuta di cattivo gusto, si insinuò come un tarlo nella mia mente e non riuscivo a fare a meno di pensarla camminare in minigonna per la città e seminuda esibirsi in uno di quei locali nella periferiria, magari obbligata contro la sua volontà , piena di vergogna di fronte al suo cliente che si prendeva gioco di lei. “chi l’avrebbe mai detto il nostro serio avvocato che si spoglia nel mio locale” mi immaginavo ...
    ... sentirgli dire. Non smisi di immaginarla in quel ruolo anche mentre facevamo sesso, ma restava solo una fantasia erotica che le celavo segretamente ma che mi stava deviando sempre più .
    
    Talvolta facevo qualche tentativo ritornando su quel biglietto ma lei cambiava sempre discorso, quasi disturbata, con una scusa qualunque.
    
    Poi una sera sotto le coperte, al buio, non so per che motivo, scattò una molla. La mia mano si allungò cercando il suo sesso. Lentamente ci stavamo abbandonando nella solita routine.
    
    “Quando ti esibirai nel locale di quel tuo cliente?” dissi aspettandomi una sua reazione schifata.
    
    Al contrario Silvia tacque. Scivolai con la mano verso il suo sesso e le sfuggì un sospiro. Mi lasciai prendere dalla frenesia. Ci baciammo, le nostre lingue si avvinghiarono per qualche istante.
    
    Lascia la nostra presa e la abbraccia tenendola per le spalle,iniziai ad accarezzarle le tette giocando con i capezzoli. Presi coraggio “ nuda su quel palco, costretta ad accettare le proposte oscene di quell’uomo”
    
    “smettila - disse con voce non sufficientemente decisa – non ne voglio parlare”
    
    Perseverai : “ma saresti andata da lui con una minigonna inguinale e un abitino aderete per mettere in mostra le tette e lasciarti guardare il culo?”
    
    Cercò di sfuggire dalla mia presa ma non evitò che le mie mani spaziando sul suo corpo finissero con l’impossessarsi del suo sesso facendomi partecipe della sua eccitazione.
    
    “non avrei mai immaginato che ti potesse piacere” ...