1. Prova di forza


    Data: 14/10/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Lesbo Autore: Giovanna, Fonte: RaccontiMilu

    ... facendole ballonzolare alternativamente, schiaffeggiandole senza farmi troppo male.
    
    Queste piacevoli operazioni mi fecero rilassare a dismisura ed io mi abbandonai un po’ tra le braccia delle mie aguzzine.
    
    La ragazza che parlava l’italiano mi introdusse due dita in figa, come per valutare quanto fossi bagnata.
    
    Poi la russa, alle mie spalle, partì all’attacco col suo “ariete” e, posizionata nel modo più idoneo, mi mise la punta del fallo, nuovamente, nell’ano.
    
    Mi aveva già sfondata per bene, poco prima, così non provai alcun male perché il mio culo era ancora molto dilatato.
    
    Disse qualcosa alle ragazze perché, tenendomi in loro potere, mi inarcassero un po’ in avanti, come se fossi affacciata ad un balcone. Poi, come un treno che avanza inesorabile in una galleria, cominciò a profanarmi, sprofondandomi tra le chiappe.
    
    Lenta e inesorabile mi entrava sempre più dentro, senza forzare ma senza fermarsi: ogni sua stantuffata permetteva al dildo di insinuarsi più profondamente.
    
    Capii che aveva deciso di farmelo prendere tutto e rabbrividii al solo pensiero.
    
    Più che dolore, sentii sensazioni mai provate nel mio intestino; probabilmente il budello si adattava al cazzo esagerato, rimestandomi tutta, dentro.
    
    Ormai era una gara tra lei che mi infilzava ed io che soffiavo il fiato per accettare una penetrazione così estrema, mai sperimentata prima.
    
    Quando Tatiana si fermava e lo avevo tutto dentro, mi accorsi che le gambe non mi rispondevano più, per ...
    ... fortuna le due ragazze mi tenevano in piedi, così potevo essere impalata senza correre il rischio di cadere per terra e farmi male. Mi resi conto che il grosso cazzo pressava sui nervi sciatici, addormentando le mie facoltà motorie.
    
    La punta del cazzo mi faceva male nella pancia ma non in maniera insopportabile, era la stessa sensazione che si prova dopo aver ricevuto un pugno nello stomaco. Ma andava bene lo stesso: il piacere che mi aveva invaso era superiore a qualsiasi controindicazione.
    
    Tutti tacevano intorno e guardavano rapiti quella scena tra il piacere e la tortura.
    
    Molti ragazzi adesso avevano i cazzi in mano e si erano messi in prima fila senza provare più nessuna vergogna, ne avrei volentieri succhiato qualcuno, se solo fossi stata in grado di piegarmi.
    
    Tatiana mi faceva tenere immobilizzata per paura di farmi male, mentre compiva quell’inculata estrema e pericolosa.
    
    Un attimo di raccapriccio si impadronì di me e sentii, ancora una volta, la testa girarmi: la russa mi penetrava completamente per alcuni secondi per poi uscirmi, praticamente, tutta dal culo ma, quando me lo spingeva tutto dentro, una bolla tondeggiante compariva all’altezza dell’ombelico… praticamente il grosso fallo mi aveva trapassata completamente. A quella vista, a ogni botta, temevo di venir meno per la paura.
    
    Dopo avermi data una bella dose di colpi, che sembrava non dovessero finire mai, uscì da me definitivamente.
    
    Io non riuscivo a stare in piedi da sola, le ragazze mi ...