1. Prova di forza


    Data: 14/10/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Lesbo Autore: Giovanna, Fonte: RaccontiMilu

    ... di me e così riposammo, beati, fino alle sette.
    
    Uscimmo abbastanza rapidamente per la cena; non sono di quelle che amano perdere troppo tempo davanti allo specchio; la sorte mi ha voluto abbastanza bella e proporzionata, tanto da potermi permettere una vita senza troppi compromessi “estetici”, almeno fin’ora.
    
    A trentatré anni le forme però si erano leggermente arrotondate, sui fianchi e sul seno, trasformandomi da snella mannequin a prosperosa modella. I seni erano addirittura passati da una stentata terza ad una prorompente quarta.
    
    Il gonfiarsi deciso delle mammelle, dentro una pelle elastica e robusta, faceva sì che, nonostante la dimensione, le mie poppe, fossero sode ed erette anche senza reggiseno, scatenando le fantasie di amici e colleghi.
    
    La passione per il trekking mi permetteva di tenermi allenata e tonica, tanto da smaltire quegli eccessi di piacere che, a volte, mi concedevo a tavola.
    
    Con Nunzio, raggiungemmo il centro della città; passammo davanti ad un castello imponente ed imboccammo una strada che costeggiava la splendida cattedrale. Poco dopo raggiungemmo un ristorante molto carino, si chiamava: Modrà, credo, e lì mangiammo divinamente.
    
    Non dimenticherò mai un piatto molto diverso dai nostri, di cui conservo nostalgicamente la squisitezza: gli halusky. Somigliano agli gnocchi, ma più saporiti e conditi da un sughetto delizioso. Poi prendemmo del gulasch di manzo, profumato dagli aromi e accompagnato da verdure.
    
    A ripensare a quel giorno, ...
    ... ancora mi torna l’acquolina e, lo confesso, anche un vuoto, una smania nella pancia: come una corrente sensuale, che mi provoca un brivido caldo, dalla spina dorsale fino alla nuca. Probabilmente collego quei sapori al prosieguo di una notte veramente speciale.
    
    – Ma, cazzo, non mi dire che ci siamo fatti duecento chilometri per mangiare? – sbottai, appena rientrati in albergo, ero stufa di quella mollezza nel comportamento di Nunzio. In fondo, erano solo le nove e mezza!
    
    Lui mi guardò divertito e disse, con tono misterioso:
    
    – E chi ti dice che la serata sia finita? Cambiati, donna di poca fede, che tra un’ora ti porto fuori … – altro sorrisetto malizioso – E preparati ad una notte brava! –
    
    – Ah, volevo ben dire! – gli sorrisi – Siamo vicini alla Transilvania, dopo la mezzanotte, arrivano i Vampiri! –
    
    – Erica – disse Nunzio, prendendomi il mento con due dita – dove ti porterò io, i Vampiri, hanno paura a farsi vedere! – concluse con uno spaventevole “Uhuu, uhuuuuu” da lupo mannaro.
    
    Intanto si dedicava alla sua valigia da cui, a sorpresa, estrasse dei collant neri pesanti, aperti sotto, per lasciare libera la zona erogena.
    
    – Metti questi, la notte fa freddo! – disse.
    
    Guardai quelle calze da sexy shop, ero perplessa:
    
    – Ma guarda che questi sono contenitivi. – infatti erano molto spesse – Non ho mica le varici?! –
    
    – Tu indossali, ragazza e fidati … del Lupo cattivo! –
    
    Preferii non discutere: mi piacciono le sorprese e amo le novità.
    
    Lui volle ...
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