1. Prova di forza


    Data: 14/10/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Lesbo Autore: Giovanna, Fonte: RaccontiMilu

    ... sessualità.
    
    Rialzandomi, mi accorsi che qualcuno mi aveva coperta con un accappatoio pulito, che però si era già inzuppato dello sperma, esagerato che mi avevano versato addosso.
    
    Ritornai nel bagnetto, alle spalle del ring, e feci una doccia accurata e piacevole.
    
    Nel bagno, appoggiati accuratamente su un mobiletto di plastica, trovai parte delle mie cose: i calzerotti, gli scarponcini, un coordinato intimo di cotone, ancora sigillato e della mia taglia.
    
    La cosa che mi sorprese di più fu ritrovare i miei jeans più comodi e una maglietta nera: ero certa di aver lasciate quelle cose in albergo. Come erano finite li?
    
    Allora mi ricordai di Nunzio, il ragazzo mi era completamente uscito di testa… ricordai che, quella sera, avevo cominciato da subito a dubitare della sua “buona fede”.
    
    Feci due più due e capii che ero stata portata là apposta: niente era successo per caso e lui, Nunzio, sapeva perfettamente come sarebbe andata, anzi, certamente si era accordato con i gestori del locale, magari prima oppure, appena arrivati.
    
    Provai un lieve senso di repulsione: il mio ragazzo aveva capito bene le mie potenzialità sessuali e non lo biasimavo per avermi portato li ma, adesso…
    
    Come il Principe, secondo Machiavelli, si deve liberare dei suoi sgherri, sentii il bisogno di ...
    ... liberarmi di Nunzio. Ero decisa.
    
    Quando tornai nella sala, lo trovai ad attendermi fuori, con una sorrisetto tra l’innocente e il furbetto; non dissi niente, ero troppo stanca per intavolare una discussione.
    
    Con un po’ di paura constatai che camminavo ancora con le gambe leggermente aperte e avevo la sensazione di colare dal culetto ma, ne ero certa, anche quella sarebbe passata.
    
    Uscendo, attraversammo la sala e davanti al guardaroba incrociai la mia “nemica”, Tatiana.
    
    Anche lei completamente vestita, sorseggiava un liquore trasparente da un largo bicchiere..
    
    Mi rivolse il sorriso di intesa più profondo e sconcertante che mai abbia provato in vita mia e i suoi occhi chiari, mi toccarono l’anima, profondamente.
    
    Si avvicinò e senza dire nulla mi baciò rapidamente sulle labbra: naturalmente, ancora una volta, mi diede la scossa.
    
    Poi si allontanò senza più voltarsi, anche le sue partner si mossero, passandomi affianco e fingendo di ignorarmi completamente.
    
    Mi piacque pensare, romanticamente, che mi aveva attesa apposta, per salutarmi un’ultima volta.
    
    La ragazza del guardaroba, invece, mi si avvicinò discretamente e mi disse, in perfetto italiano, a voce bassa:
    
    – Tatiana desidera che tieni questo, per ricordo! – e mi fece scivolare un oggettino nella mano. 
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