1. Un vecchio padrone con il suo giovane servo.


    Data: 12/10/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: RedTales, Fonte: Annunci69

    ... leggermente la mano più in basso e proseguì ancora per poco prima di rovesciargli in gola il copioso e caldo prodotto della sua attività. Gli piacque e fece due respiri profondi come a sottolineare il suo piacere. Avrebbe voluto smettere ma non osò farlo, continuando a stimolarsi.
    
    “Va bene. Basta così. Fermati” esclamò Antonio appena staccò la bocca dal giovane pene.
    
    “Bravo! Abbondante, dolce e saporito. Bravo!”
    
    Si lasciò quindi cadere sulla spalliera del divano senza perdere un solo istante del lento regredire di quello splendido cazzo. Alzò la testa solo quando divenne piccino piccino e finalmente gli impartì un nuovo comando.
    
    “Abbassa il grembiule e girati.”
    
    Lo fece, offrendogli la visione del culetto sodo e tondo.
    
    “Allarga le gambe. Di più. Adesso piegati. Piega il busto in avanti. Solo il busto. Si, così. Adesso apriti bene con tutte e due le mani.”
    
    In silenzio si mise come voleva quell’uomo che dapprima ammirò le sue forme per poi accarezzarle con desiderio. Sebastian si sentì ancor più profanato di prima. Lo stava scrutando nel suo intimo e lui nemmeno sapeva cosa stava guardando. Ma quella sensazione di impotenza gli diede un’altra piccola scossa interiore che avvertì anche fisicamente con una specie di “brontolio” proprio del pisello. Per l’uomo quel culetto, se alla vista era assai appagante, al tatto lo era ancor di più, morbido, vellutato e quasi glabro. Lo stretto buchino attirò la sua attenzione, tanto era minuto e provò subito ad aprirlo ...
    ... con la punta dell’indice con scarso successo. Inumidì il dito e riprovò, riuscendo soltanto a farci sparire dentro la prima falange prima di trovarsi difronte ad una strenua resistenza che gli impedì di proseguire.
    
    “Proprio una verginella! Un culetto così stretto non lo ho mai visto. Però… mi sa che ci dovremo lavorare parecchio per renderlo fruibile… un po’ alla volta.” Non aggiunse altro rimandandolo nuovamente a spolverare.
    
    “Come prima. Bene, con attenzione e senza distrazioni.”
    
    “Si signore.”
    
    Lo lasciò lavorare per almeno mezz’ora senza dire nulla fin quando non fece partire un video sul grande televisore.
    
    “Vieni qui a vedere. Siediti qui”
    
    Si mise sul divano. Le immagini erano eloquenti. C’era un uomo vestito come lui anche se indossava delle calze autoreggenti che gli coprivano quasi tutte le gambe e portava una maschera per non essere riconoscibile. Si accorse subito che era stato fatto proprio in quella stanza dove c’erano altri tre uomini pure loro con il viso coperto da una maschera che lasciava scoperta solo la bocca. Però doveva essercene pure un quarto, quello che faceva le riprese. Riconobbe la voce di Antonio che spiegava agli altri la situazione.
    
    “Mario è qui per esaudire ogni nostra richiesta, qualsiasi. Vi dico subito che ha quarantatré anni ed è sanissimo. Così, tanto per dire, perché se vi viene voglia di scoparlo lo potete fare tranquillamente senza precauzioni” e rise assieme agli altri.
    
    “Comunque, come vi dicevo, lui fa di tutto, non ...
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