1. La felicità


    Data: 10/10/2020, Categorie: Cuckold Etero Lesbo Autore: iranes, Fonte: RaccontiMilu

    ... russo. Irina era una bellissima ragazza, slanciata e magra, un seno ben fatto, sodo e bello, proporzionato al corpo longilineo. Entrò per aprire la finestra e accendere l’aeratore e potei ammirare per intero il suo corpo, ma mi sorpresi di non trovarla con la solita tenuta da lavoro
    
    «Iri, ma dov’è quella bella tenuta da lavoro che ti ho regalato?» le chiesi
    
    «È…è a lavare» mi rispose incerta. Mi sembrò che mentisse, dopotutto gliel’avevo regalata appositamente perché la indossasse da me e solo da me, ma non ci feci molto caso in quel momento. Allungai la mano verso la sua gamba per accarezzarla, ma la scansò
    
    «Dopo, adesso ho tanto da fare» mi sorrise. In effetti la casa faceva un po’ schifo. Era stata una settimana impegnativa al lavoro e, come dice un detto, “Lavora sodo, divertiti sodo”. Non mi ero fatto mancare nulla, alcool, amici e scopate con belle ragazze, forse era meglio evitarsi l’ultima. Meglio così, avevo scoperto che avevo una ragazza malata e zoccola, che famiglia avrei potuto farci? “Quella mirava solo a farsi mantenere, ne sono certo.” Certo che ora stavo proprio meglio, forse era il caso di alzarsi e cenare, dopotutto avremmo cominciato a lavorare presto quest’ultima notte. Una sola notte e poi in ferie per due settimane, già pregustavo quali ragazze sbattermi in vacanza, tanto si sa che in giro sono ancora più troie che a casa. Chissà dove saranno finite le brave donne tutte casa e chiesa di una volta? Quelle che crescono senza grilli per la testa ...
    ... e vogliono fare le brave mamme di famiglia a badare alla casa. Mi alzai dalla vasca, aprii lo scarico ed uscii. Mi stavo asciugando quando decisi di fare una sorpresa ad Irina, ne sarebbe stata felice. Mi recai in camera da letto, ma non c’era. Provai in cucina e la trovai a trafficare con i fornelli, era proprio una brava massaia. Non fosse stata un’extracomunitaria vogliosa solo di fottermi tutti i soldi avrebbe potuto essere qualcosa di più di una svuota palle
    
    «Iri, come sei bella!» le dissi ponendole dolcemente le mani sui fianchi e aderendo al suo corpo. Odiavo quando indossava le tute, volevo poter sentire il contatto con la sua pelle. Lasciai scorrere le mani sotto gli abiti, alla ricerca della sua pelle calda e morbida. Culetto sodo e ben sfondato, figa stretta nonostante le vagonate di cazzi che aveva preso e due tette che stavano su da sole. Capelli biondi e occhi azzurri come tutte le russe, ma non bastava, era soprattutto una gran troia. Ero stato proprio fortunato a trovare quel video online, ormai lavorava a casa mia in quasi esclusiva da più di tre anni e da uno me la sbattevo alla grande.
    
    “Certo che Angela era parecchio cornuta”, riflettevo tra me, mentre le mie mani correvano al seno di Irina
    
    «No, prego! Devo finire!» mi rispose con la voce roca
    
    «Fai la brava, Irina, altrimenti ti risbatto in mezzo alla strada dove ti ho trovato» La minacciai abbassandole i pantaloni della tuta super aderente, certo che anche quando si vestiva per fare le pulizie ...
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