1. Il più bel cazzo della mia vita


    Data: 03/10/2020, Categorie: Etero Sensazioni Tradimenti Autore: pink_, Fonte: RaccontiMilu

    ... strada, in assoluto silenzio. Sghignazzavo ogni tanto, sei proprio matto continuavo a ripeterti scuotendo la testa.
    
    Allora? – Mi hai detto tu – era una bugia?
    
    Beh, non ho visto bene e poi, nella foto era in condizioni leggermente diverse.
    
    Solo in quel momento mi sono accorta che la strada non ci stava più portando verso casa mia, che avevi imboccato una direzione diversa. – Dove vai? – Ti ho chiesto con la voce improvvisamente piccola.
    
    Mi sono voltata verso di te, te ne stavi lì a guidare coi pantaloni aperti e quella meraviglia che pareva guardarmi in silenziosa attesa.
    
    Vuoi tornare a casa?
    
    È stata l’ultima domanda che mi hai fatto.
    
    Una domanda a cui non ho risposto, non a parole almeno.
    
    Il piano di cristallo continuava a inclinarsi e io ci scivolavo sopra, ubriaca e eccitata, a pochi centimetri da ciò che desideravo di più.
    
    Non ci siamo detti più niente. Non abbiamo più parlato.
    
    Ho solo allungato la mano, l’ho messa sulla tua coscia, saggiandone la muscolatura, quanto sono belle le gambe degli uomini, perché nessuno lo dice mai?
    
    Col dito poi, ho iniziato ad accarezzarlo, era caldo e pareva sussultare. Sfrecciando nella notte, lontana da mio marito e da mio figlio, lontana da me stessa e da qualsiasi capacità di capire cosa sarebbe stato “giusto” fare.
    
    In quel silenzio surreale mi sono voltata e ho visto che le mie carezze ti piacevano, che il tuo colosso stava lentamente prendendo la stazza che avevo visto su quella foto. Non c’erano ...
    ... dubbi, eri decisamente tu.
    
    La naturalezza istintiva del gesto mi ha portata ad afferrarlo con la mano, incredula e palpitante. Dovevi avercelo anche così grosso? Non solo mi stravolgi la testa, mi porti su una strada deserta di notte a toccarti fra le gambe, non basta questo? Dovevi per forza essere anche il più bel cazzo che avessi mai visto?
    
    Ho preso a muovere la mano, godendo di quella carne dura stretta fra le dita, quanto può essere dannatamente bello un uomo che si eccita di te? Quanto ti fa sentire desiderata?
    
    Forse a quel punto avrei dovuto chiederti di parcheggiare, trovare un posto sicuro e consumare la scopata che avevamo entrambi in testa da mesi.
    
    Ma il nostro gioco era la provocazione, il rischio, la follia!
    
    Per questo mi sono piegata verso di te.
    
    Per questo sono scomparsa fra le tue gambe, mentre guidavi.
    
    Per questo mi sono ritrovata il colosso davanti agli occhi, a pochi centimetri dalle labbra dischiuse. Era quello che volevo, la mia risposta alla tua audace provocazione.
    
    Non mi piace perdere, non mi è mai piaciuto, ti sei divertito a fare l’esibizionista? Ho voluto dimostrarti che non ero scandalizzata, ero esattamente nel punto in cui volevo essere: ad accarezzarti il cazzo, già lucido di eccitazione, che brillava nella notte.
    
    Più lo stringevo e più sembrava ridestarsi, come avesse vita propria, sembrava una sfida, un qualcosa che mi scuoteva da dentro, come un animale da domare con la rabbia che solo una femmina impazzita ed eccitata ...
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