1. Il più bel cazzo della mia vita


    Data: 03/10/2020, Categorie: Etero Sensazioni Tradimenti Autore: pink_, Fonte: RaccontiMilu

    È bello starsene qui, distesi sotto le stelle. Fa freddo, è vero, ma chi rinuncerebbe a questo immenso cristallo nero che brilla di lontanissime candele tremolanti? Toglie davvero il respiro.
    
    È bello starsene qui dopo una serata come questa, una serata folle, una di quelle che non dimenticherai mai. Lo so, ne sono certa, probabilmente perché sarà impossibile cancellarla anche dalla mia memoria.
    
    La cena sì, prima di tutto c’è stata la cena. Anzi, tutto è iniziato anche prima, in quella febbrile attesa della cena di fine anno. È un’usanza un po’ stupida ma i ragazzi, in ufficio, ci tengono così tanto. È l’occasione per togliersi di dosso il grigio del lavoro e brillare, almeno per una sera.
    
    Come queste stelle.
    
    Che è bello stare qui a lasciarsele cadere addosso, come se qualcuno avesse rovesciato il cielo. Vorrei chiederti se piacciono anche a te, se non hai freddo ma so che non mi risponderai. Sei sempre stato di poche parole, figuriamoci adesso.
    
    Ma forse questa è la cosa che più mi è piaciuta di te, fin dalla prima volta in cui ci siamo visti. L’ironia sottile, intelligente. Il tuo modo misterioso di uscire ed entrare nelle discussioni fatte durante la pausa caffè. Era come se tutti parlassero aspettando le tue frasi, le tue domande, mai banali, sempre affilate.
    
    Mi piacevi, non ancora in quel modo ma so che mi piaceva averti accanto. Ascoltarti e farmi ascoltare. Esiste un modo più efficace per far avvicinare un uomo e una donna?
    
    E so che anche io ti ...
    ... piacevo, me lo hai detto proprio stasera, quando il vino ha iniziato a scioglierti la lingua. Lo sanno tutti che queste cene sono “pericolose” che il livello alcolico è sempre alto e c’è il rischio di fare qualche cazzata.
    
    Beh, sai che c’è? Io credo che quella del vino sia un po’ una scusa, alla fine succede solo quello che ognuno desidera. Quindi non mi pento. Ero dove dovevo essere, anche adesso lo sono, qui, sotto le stelle, con te.
    
    La nostra cazzata era nell’aria, ad afferrarla siamo stati noi. Come scivolare su un piano inclinato, niente avrebbe potuto fermarci. Se non fosse successo stasera, alla cena aziendale, sarebbe successo in un altro stupido momento.
    
    E poi i colleghi hanno fatto la loro parte, una serata intera a ridere su quelle scemenze da ragazzini, ti ricordi?
    
    Argomento della cena: il signor pisello e la signora patata.
    
    Che dementi!
    
    E giù a dire che sono nomignoli così teneri, parole che usano anche i bambini e quindi perché non possiamo farlo noi? Enrica, tu come ce l’hai la patatina? Risate. Risate di tutti perché in serate come questa anche alle donne piace fare un po’ le sceme. Magari non c’è un secondo fine ma è bello lasciarsi andare, almeno per una sera, lontani dalla famiglia, bere un bicchiere in più e sentire Enrica che dichiara a voce alta: la mia è bellissima, ve lo assicuro.
    
    Risate, ancora e ancora risate. Risate che ricorderemo per sempre, lo so.
    
    Ma forse tutto è successo fuori dal ristorante, mentre ancora si sghignazzava sul ...
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