1. Un lavoro sorprendente – Parte I


    Data: 28/09/2017, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Autore: Lady_Strega, Fonte: RaccontiMilu

    ... flettendo solo la schiena, afferrata la confezione udii un basso gemito e presa alla sprovvista mi alzai di scatto voltandomi verso la porta; era Paolo.
    
    -Continua pure- e così dicendo si avviò verso la scrivania prendendo posto iniziò a lavorare con i conti, nonostante cercavo di far finta di niente percepivo il suo sguardo seguirmi di tanto in tanto e quando stavo per andar via mi richiamò.
    
    -Adele per favore mi dai una mano a ordinare tutte queste scartoffie?-
    
    -Non vorrei che Giorgio pensasse che mi stia riposando- risposi con la prima scusa che riuscii a pensare.
    
    -Tranquilla ci sono io come tuo alibi-
    
    A quel punto non avevo altre alternative titubante mi avvicinai.
    
    -Prendi pure la sedia e mettiti vicino a me-
    
    Un tantino a disagio mi schiarii la gola mentre facevo ciò che mi aveva detto, già immaginavo come sarebbe finita e la cosa amara è che non potevo rifiutarmi poiché avevo bisogno di quel maledetto lavoro.
    
    -Non ti senti bene?- domandò
    
    -Uhm? No.. ho solo un poco la gola secca-
    
    -Oh allora tieni- e così dicendo mi passo una bottiglia d’acqua.
    
    -Grazie- per allungare i tempi presi un bicchiere di carta e bevvi con lentezza, lui fissava la mia bocca ed un certo punto posò la mano sulla mia coscia. Per il gesto improvviso mi irrigidii e chiusi gli occhi senza rendermi conto della visione che davo e infatti in tutta risposta le sue dita scesero verso l’interno coscia.
    
    -Paolo non credo sia saggio- trovai il coraggio di dire.
    
    -Hai ragione ...
    ... dobbiamo lavorare- con calma spostò la mano ‘Tu sistema questi in base agli anni-
    
    -Va bene- grata per quella tregua mi concentrai sui documenti ma il profumo di Paolo iniziava a stuzzicarmi i sensi e per quanto mi concentrassi sui documenti non potevo smettere di mandargli un’occhiatina di tanto in tanto, infondo era un bell’uomo dal fisico prestante.
    
    -Ma questo è un tre o un otto?- chiese verso di me richiamandomi alla realtà.
    
    -Fa vedere?- per poter guardare il documento dovetti flettermi in avanti quasi a sfiorare il suo viso con il mio ‘Veramente è un due- asserii voltandomi per guardarlo.
    
    -Beata gioventù- mormorò a pochi centimetri dalle mie labbra.
    
    Stavo per replicare quando un rumore mi distolse.
    
    -Che sbadato, la prendi tu per favore?- disse, falsamente dispiaciuto, allontanandosi un po’ dalla scrivania per permettermi di poter prendere la penna che distrattamente aveva fatto cadere.
    
    Ubbidiente mi piegai sotto il tavolo e sfortuna volle che la penna era caduta in fondo quindi per poterla prendere dovetti sistemarmi gattoni e nel momento in cui posai i palmi per terra una sua mano si posò sul mio culo, alzò il lembo del camice e passò le dita fra il solco delle natiche disegnate dal pantalone che indossavo. Con un fluido movimento mi tirai indietro per alzarmi, solo che per farlo dovevo voltarmi perchè Paolo mi lasciava poco spazio, quando mi volsi mi ritrovai fra le sue gambe per darmi una spinta posai una mano sulla sua coscia e lui mi bloccò lo ...