1. Un lavoro sorprendente – Parte I


    Data: 28/09/2017, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Autore: Lady_Strega, Fonte: RaccontiMilu

    ... salutati con un sorriso e con leggerezza mi avviai verso l’uscita, non mi sembrava vero di avere un nuovo lavoro.
    
    Il giorno seguente arrivai in perfetto orario, ad alzare le saracinesche c’era uno dei gemelli.
    
    -Buongiorno Paolo’o Andrea- salutai.
    
    -Ciao Adele io sono Andrea- sorrise ‘Mi puoi riconoscere dal tatuaggio- continuò mostrandomi il disegno che partiva dall’incavo del collo e che si nascondeva sotto il tessuto del maglioncino.
    
    -Bene, dovrò avere occhio allora-
    
    Da galantuomo attese che entrassi prima io, mi portò a vedere i vari reparti in cui si divideva la costruzione.
    
    -Di cosa mi devo occupare di preciso?- domandai mentre lo seguivo.
    
    -Per farti ambientare un po’ ti occuperai delle confezioni da sostituire, le pulizie e quando sarai pronta Giorgio ti insegnerà ad usare l’affettatrice e lo aiuterai-
    
    -Va bene-
    
    Andammo nell’ufficio e mi diede il camice e gli accessori ,mi cambiai ed iniziai a tutti gli effetti a lavorare, la mattinata era passata tranquillamente; avevo sostituito i prodotti scaduti e avevo fatto amicizia con qualche cliente affezionata che vedendo un viso nuovo si era incuriosita.
    
    Passarono alcuni giorni in tutta serenità ed incominciai a conoscerli un po’ meglio; erano tutti e tre sposati Giorgio era il fratello maggiore superando Andrea e Paolo di qualche anno e per di più avevo anche avuto l’opportunità di incontrare anche le loro mogli, più passavano i giorni e più mi convincevo della loro correttezza, sembrava ...
    ... proprio che non correvo rischi.
    
    Ovviamente mi sbagliavo non sapendo ancora cosa mi aspettava.
    
    Un giorno mentre sistemavo i prodotti sullo scaffale della pasta sentii una mano posarsi sulla mia natica destra, io mi irrigidii e non ebbi il tempo di voltarmi perché Paolo mi affiancò, subito alzai il capo per guardarlo meglio, lui era più alto di me di una decina di centimetri.
    
    -Paolo’- il mio verbo fu interrotto dal suo.
    
    -Adele quando hai finito di sistemare vieni a fare un po’ di ordine in ufficio-
    
    Stavo per dirgli di togliere la mano dal mio fondoschiena quando mi zittì di nuovo posandomi un dito sulle labbra.
    
    -Sono soddisfatto di te, sei proprio una brava ragazza- disse prima di andare via.
    
    Rimasi interdetta per alcuni minuti non mi aspettavo minimamente un gesto del genere da lui che sembrava così legato alla propria moglie, ripresi a ordinare la merce e iniziai a pensare su le possibili evoluzioni; cosa avrei fatto se avesse azzardato di più? Non riuscivo a trovare risposta mille pensieri si scontravano, cercai di calmarmi convincendomi che forse mi avevo sbagliato.
    
    Mentre mi lasciavo andare alle riflessioni non mi resi conto che il tempo era volato e dovevo andar a fare ordine, armata di straccio per la polvere entrai in ufficio dove stranamente non c’era nessuno e con un sospiro di sollievo incominciai a rassettare. Stavo pulendo il ripiano dove era posta la macchina per l’espresso quando caddero le tazzine in plastica d’istinto mi piegai a prenderle ...