1. LAURETTA cap. 7 Arriva finalmente il giorno tanto atteso.


    Data: 29/09/2020, Categorie: Etero Lesbo Sesso di Gruppo Autore: karinalisa, Fonte: RaccontiMilu

    ... si rassicurò, ora mi guardava sorridendo nervosamente; era talmente bella nella sua confusione che non mi trattenni e anch’io posai le labbra sulle sue aspirando la lingua che subito mi offrì.
    
    L’aiutai a togliersi la giacchina, disfeci due bottoni della camicetta bianca, quindi facendola sedere sulla cassapanca dell’ingresso, la sbarazzai delle scarpe, risalii con le mani sotto la sua gonna lungo le sue gambe poi le sue cosce fino al suo ventre, presi l’orlo dei collants e tirai leggermente: “Togliamoli vuoi?” non rispose ma sollevò il sedere permettendomi di farli scendere lungo le sue gambe e toglierli. “Anche quelle Lisa?”chiese. Avevo infilato le dita sotto l’elastico delle mutandine, assentii con il capo aggiungendo: “Si se vuoi fare all’amore!”
    
    Si rimise in piedi, mi chinai ammainando le sue mutandine, si appoggiò alla mia spalla; alzando prima una gamba poi l’altra feci superare al piccolo indumento l’ostacolo dei suoi piedi.
    
    Non resistetti al desiderio di accarezzare sotto la gonna il delizioso culetto passando il taglio della mano nel solco delle chiappette a sfiorare con le dita l’ano caldo, aprì le gambe permettendomi di accarezzarle anche la fichina. Mi rialzai e sussurrai al suo orecchio: “Sei pronta?”, “Si ma . . . ci sarai anche tu vero?”.
    
    Ci fu un movimento nel bagno poi la voce scherzosa di Gianni: “Attente, uomo nudo in arrivo!”. La porta si aprì. . . Lauretta strinse fortemente il mio braccio, era davvero nudo! Uscì passandosi ...
    ... l’asciugamano a togliere i residui di sapone sotto le orecchie, non curandosi di nascondere il pene che faceva una gobba abbastanza gonfia da indicare a me che lo conoscevo bene un inizio di erezione.
    
    Fece un passo verso di noi e aprì le braccia: “Vieni . . .” disse con una gentilezza che mi stupì. Mi accorsi che la ragazza oltre a tremare batteva i denti malgrado la temperatura fosse piacevolmente calda. Non dovetti neanche spingerla, fece un passo e fu fra le sue braccia nascondendo il viso contro il suo petto forse per sfuggire dalla vista di quel pene che le incuteva timore ma che l’attirava irresistibilmente.
    
    Lui chinò il viso baciandola fra i capelli, vidi le sue mani scendere lungo la schiena esile, le reni, arcuandola per premere contro di se il corpicino tremante, poi scivolarono giù fino alle cosce e raggiunto il bordo della gonna risalirono trascinando l’indumento oltre il sedere che scoprirono senza che la ragazza manifestasse opposizione alcuna, anzi, una delle sue mani si portò sul fianco abbassando la corta cerniera mentre anche l’altra sua mano contribuiva a far scendere l’indumento che cadde ai suoi piedi.
    
    Non mi ero resa conto pienamente di quanto fosse bello il culo della mia porcellina se non quando le mani del mio uomo si posarono sopra di esso coprendolo, plasmandolo, separando le natiche, percorrendone il solco con le dita, giù fino a costringere le cosce a divaricarsi, facendola fremere e emettere un piccolo grido al contatto delle dita nella sua ...