1. LAURETTA cap. 7 Arriva finalmente il giorno tanto atteso.


    Data: 29/09/2020, Categorie: Etero Lesbo Sesso di Gruppo Autore: karinalisa, Fonte: RaccontiMilu

    L’indomani ci alzammo presto e essendo Domenica, addirittura molto presto! Subito accendemmo il riscaldamento e lo mettemmo al massimo, pioveva, la temperatura in casa era accettabile ma non abbastanza calda per quello che ci proponevamo di fare. Feci in modo che il pranzo fosse solo da scaldare in quanto il mangiare doveva essere l’ultimo dei nostri pensieri, apparecchiai anche tavola.
    
    Verso le 10 suonarono al cancello, schiacciai il pulsante di apertura e mi affacciai alla porta. Lauretta scese di macchina insieme alla madre. Andai loro incontro con in mano l’ombrello invitando anche la signora ad entrare, rifiutò ringraziandomi e scusandosi per l’incomodo che mi avrebbe causato sua figlia, dissi che la compagnia di Lauretta era tanto più gradita dal momento che mio marito (tutti in paese pensavano che Gianni lo fosse) sarebbe rientrato tardi. Dopo esserci salutate risalì in macchina dove vidi al volante un uomo sulla cinquantina, e si allontanò.
    
    Entrate in casa mi complimentai con la ragazza, il desiderio di piacere la faceva ancora più graziosa, sua madre le aveva permesso truccarsi leggermente ma come molte adolescenti aveva esagerato con il rossetto e con il rimmel. Portava una giacchina che sembrava per il taglio severo con lo stemma, di quelle che usano i college inglesi, e una gonna, un tubino nero che arrivava appena sopra le ginocchia ma modellava il suo culetto in modo impertinente come pure le cosce; i tacchi moderatamente alti le avevano tolto quell’aria ...
    ... di scolara che mi piaceva tanto, facendola sembrare più grande dei suoi 18 anni e insieme al trucco la rendevano un tantino provocante.
    
    Le feci vedere la sala con la tavola apparecchiata ma lei sembrava scarsamente interessata. “Lui dov’é?” chiese subito; indicai la porta del bagno e bussai: “Sbrigati, è arrivata . . .” dissi a voce alta.
    
    La porta si aprì, Gianni si affacciò per metà; Stava finendo di farsi la barba, l’asciugamano che cingeva le sue reni era la sola cosa che indossava. Lauretta accennò un timido “Buongiorno”, lui fece un passo e pose le mani sulle sue spalle “Ciao, sono subito da voi” disse fissandola negli occhi facendola deliziosamente arrossire, poi inaspettatamente l’attirò contro di se e la baciò.
    
    Non me l’aspettavo e sicuramente non se l’aspettava Lauretta che istintivamente si irrigidì, ma poi lentamente si sciolse e si abbandonò completamente a quel bacio lasciandosi stringere e “strofinare”. Non durò molto anche se a me parve un’eternità per la gelosia che cominciava ad attanagliarmi, ma sopratutto perché vedevo l’eccitazione di Gianni il cui asciugamano accennò una bozza in corrispondenza del suo membro. All’improvviso si staccò e chiuse la porta dietro di se lasciando la ragazzina con l’aria ebete e senza fiato.
    
    Si guardò attorno come smarrita poi si gettò nelle mia braccia. “Lisa. . . ho paura!” la rassicurai accarezzando la sua schiena, dicendole che se non voleva, in qualsiasi momento poteva rifiutarsi e anche andarsene. A poco a poco ...
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