1. Biancaneve Reloaded


    Data: 27/09/2020, Categorie: Erotici Racconti Etero Autore: Ashara, Fonte: RaccontiMilu

    ... di scurissime conifere che sibilavano nel vento, dove risuonavano fruscii sospetti di animali sconosciuti sugli aghi secchi a terra.
    
    Col sole al tramonto si vedeva pocuncazzo. Imprecando come uno scaricatore di porto contro la sfiga che non ne voleva sapere di abbandonarlo nemmeno adesso che gli era passata l’acne, il principe si diede ripetutamente del coglione per non aver perso qualche secondo a prendere una torcia elettrica. E del cibo. E un coltello. E una coperta. E il suo lettore mp3 per non sentire quei maledetti fruscii. No, cos’aveva preso? Quel cazzo di telefonino che non gli serviva a nulla perché tutti i suoi contatti vivevano al castello o erano parenti o figli di amici del re, quindi non poteva chiamare nessuno! Si rassegnò ad usarlo per farsi un po’ di luce.
    
    Un’imprecazione via l’altra LB camminò e camminò e camminò per tutta la notte, schiantandosi di tanto in tanto contro il tronco rugoso e resinoso di un albero perché la batteria del cellulare non aveva retto molto, e alla fine era talmente stanco che trascinava i piedi sognando una Redbull.
    
    Caracollò in una radura ed era quasi deciso a fermarsi sotto l’ennesimo pino a riposare quando alla luce di una minuscola falce di luna semicoperta da una nuvola (ovvio, per la legge di Murphy e per le leggi non scritte ma rigorosissime delle fiabe, che tendono sempre a provocare le sfighe più feroci ed improbabili ai poveri protagonisti, non poteva mica essere una serena notte di luna piena) gli sembrò di ...
    ... intravedere, dall’altra parte dello spiazzo, una costruzione.
    
    Si avvicinò con cautela e vide che era una piccola casetta con una porta e delle finestre minuscole.
    
    Il principe si grattò la testa nel constatare le dimensioni dell’edificio.
    
    Va bene la moda minimalista
    
    , si disse,
    
    ma questi architetti stanno esagerando!
    
    Però era talmente stanco che decise di provare a bussare. Magari gli avrebbero dato qualcosa da mangiare e un posto dove dormire qualche ora.
    
    Non ottenne risposta, ma girando la maniglia si accorse che la porta era aperta. Decise di correre il rischio ed entrare.
    
    E pestò una capocciata sonora sul bassissimo architrave.
    
    Ancora intontito dalla botta si ritrovò in un piccolo ingresso, con un attaccapanni con sette piccoli pioli e un’ottavo più alto e grosso. Più avanti c’era un salotto con cucina a vista. Al tavolo c’erano otto sedie: una normale e sette piccoline poste su dei rialzi; davanti alla tv a 80 pollici (va bene essere piccoli ma alcune cose vanno fatte in grande!) c’erano un piccolo divano ad angolo a sette posti e una poltrona di dimensioni normali.
    
    Sul salotto si aprivano due porte: una portava in una stanza con, guardacaso, sette minuscoli letti e sette piccoli armadi più un letto normale e un armadio più grosso. L’altra si apriva su un piccolo antibagno che dava su un bagno. LB si aspettava di trovare otto cessi di cui uno più grande e sette piccole docce più una normale, invece c’era il numero di sanitari presenti in ...
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