1. Desiderare la donna d'altri


    Data: 26/09/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: quiora, Fonte: Annunci69

    “Ciao, ti ricordi di noi? avresti tempo domani sera?”
    
    Come no. E’ da un mese che non penso ad altro!
    
    A quell’incontro, breve come un respiro trattenuto, in cui mi hai portato la tua Dea perché te la facessi godere, e tu con lei.
    
    Ma si era stretti e rannicchiati come giraffe sul sedile dietro. E ci eravamo lasciati con la promessa di ritrovarci con più comodità.
    
    Da allora, solo un whatsapp di saluto, inaspettato. “Stiamo facendo all’amore e ti abbiamo pensato. Un bacio dove vuoi”.
    
    Ma li davo persi. Fugaci e imprevedibili come solo gli amanti possono essere.
    
    Poi, secca, arriva la proposta.
    
    Passa un giorno interminabile, un altro messaggio: dove trovarci, e a che ora. Poi un altro, quando sono appena arrivato al parcheggio dell’hotel: il numero della stanza e le indicazioni per trovarla.
    
    Passo disinvolto davanti alla hall, mi dirigo verso la dépendance con ingresso dall’esterno. Mi accolgono come il più caro amico; come se quella mezz’ora di car sex ci avesse resi complici indissolubilmente. E dire che non ricordo neppure con certezza con quali nomi si fossero presentati. Marco e Alice? Li chiamerò così, nel racconto.
    
    Alice ha un vestito di maglia che la fascia, evidenzia i capezzoloni turgidi. L’immagino già tutta nuda, mentre si diffonde nell’aria quel suo profumo di femmina che mi sento ancora addosso da un mese.
    
    Hanno portato un prosecco, il brindisi è da albergo con i bicchieri di plastica, ma che importa… Brucio dalla voglia di averla, di più ...
    ... e meglio, in tutti i modi che ho immaginato, al tempo stesso avverto i limiti del mio ruolo, mi ripeto che sono il loro toy man, nient’altro.
    
    Sparisce in bagno lasciandomi con Marco in un attimo di reciproco imbarazzo a dirci sceme banalità… poi fa l’entrata trionfale: sotto non è nuda come l’immaginavo, ha un perizoma con un filo di perle che le divide le labbra.
    
    Si gira mostrandomi il culo, me lo protende con la schiena inarcata, un ginocchio appoggiato sul letto e tutti i capelli scivolati in giù a scoprirle la nuca.
    
    Si stira languida come una gatta ruffiana.
    
    Marco resta spettatore, tocca a me. Le affondo il viso tra le natiche, scosto il filo del perizoma, finalmente la mia lingua arriva dove non ero riuscito nel car sex. Indugio sul forellino, lo sento delicato e morbidissimo aprirsi ad accogliere la punta della lingua che indurisco a cuneo, poi lo contrae e mi spinge fuori, poi ancora lo rilassa e lo apre, si appoggia con la testa al letto e con le mani si divarica le natiche, mentre le dondola e le ruota la seguo spingendole dentro il più possibile la lingua. Con le dita , davanti, sento già colare il suo miele agrodolce e profumato.
    
    Intanto Marco si è spogliato, è salito in ginocchio sul letto e le ha porto alla bocca quel suo cazzone che avevo poco più che intravisto nella penombra del gioco in auto.
    
    Alice lo fa scendere dal letto accanto a me, vuole prenderci in bocca entrambi, accosta i nostri membri ed il confronto è inevitabile. Beato l’uomo che ...
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