1. La scoperta del sesso


    Data: 26/09/2020, Categorie: Etero Autore: maria966, Fonte: RaccontiMilu

    ... parla, si presenta è italiano. Non so cosa mi succede ma mi sento la pancia in subbuglio. Mentre mi parla noto i suoi atteggiamenti, i suoi movimenti. Le mani, come gesticola, la bocca carnosa, gli occhi che sbirciano ancora nella mia scollatura e le mie gambe.
    
    Chiacchieriamo un po’ anzi lui fa solo domande sono io che parlo, cerco di congedarmi da lui, che non mi trattiene affatto, si alza e mentre mi stringe la mano mi dice: ” Camera 615. Ti aspetto tra un’ora”. Senza darmi il tempo di rispondere nulla si gira e si allontana velocemente.
    
    Sono rimasta impietrita. Ero sconvolta e offesa da quell’invito. E mentre andavo verso la spa cercavo di calmarmi dandomi scuse del tipo che fosse un maschilista maleducato, però a tratti mi sentivo un fuoco e un fremito fra le gambe e questo mi sconvolse ancora di più. Perché mi sentivo così? Ero stata appena offesa da uno sconosciuto.
    
    D’accordo l’ho guardato, non mi dispiace fisicamente e in un attimo di debolezza e l’ho guardato lì, ma da qui ad avere certe pulsioni ce ne corre.
    
    Però la sua voce mi rimbombava in testa, non riuscivo a non pensare alle sue ultime parole: ” camera 615, ti aspetto tra un’ora”.
    
    Guardo l’orologio: “Oddio ma perché guardo che ora è? Ma come mi viene in mente anche solo di pensarci ancora?”
    
    Se lo sapessero mio marito e i ragazzi, cosa penserebbero di me?
    
    Ma il diavoletto si ripresenta ancora, corro in camera e in bagno, guardandomi allo specchio mi convinco che, nonostante la cellulite sulle ...
    ... gambe e il seno cadente, non sono poi così male. Sono una normalissima donna di 52 anni, non una bellezza rara, ma neanche da buttare.
    
    Mi rivesto e mi dirigo verso la 615 con il cuore in gola e lo stomaco in subbuglio.
    
    Arrivo alla camera e busso. La porta si apre e io ho scoperto il piacere fisico allo stato puro.
    
    Entro e ho solo il tempo di lamentarmi per la sua audacia sfacciata a cui replica che in certe situazioni bisogna essere audaci, ancora dietro la porta mi prende tra le braccia e mi bacia appassionatamente.
    
    Con le bocche incollate e le lingue che si cercano impazzite ci tocchiamo dappertutto. Mi spoglia mentre sono in piedi con le spalle al muro, le sue mani frugano il mio corpo, mi accarezza dappertutto e mi sento il fuoco dentro.
    
    Non ho mai avuto particolare eccitazione nei preliminari ma quest’uomo mi sta’ scaldando come non ho mai provato prima, anche perché ho avuto solo un uomo prima di lui.
    
    Quando un suo dito si è fatto strada nel solco che ho tra le gambe e si impossessato del mio bottoncino, ho goduto così, in piedi dietro una porta in una stanza d’albergo sulla mano di un perfetto sconosciuto.
    
    Mi sentivo una puttana a fare quelle cose ma sto’ impazzendo di piacere, sono tutta un fremito, tremo come una foglia.
    
    Si abbassa mettendosi in ginocchio e prende a leccarmi le gambe. Scopre e si sofferma sulle zone più erogene, alcune a me sconosciute. Con la faccia rivolta verso il muro, le mani alzate e appoggiate alla parete, lui mi tocca ...
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