1. Siediti qui, cara


    Data: 24/09/2020, Categorie: Trans Autore: DanielaMI, Fonte: Annunci69

    ... corpo sopra il mio.
    
    Da sotto, completamente sovrastata dalla sua mole cerco di sbottonargli la camicia e a fatica ci riesco. Voglio sentire tutto il suo calore su di me. Poi passo ai pantaloni. Fortunatamente lui mi viene in aiuto. Così ho modo di sentire finalmente il suo membro a contatto con il mio corpo. Stiamo così per un po’. Io senza fiato per il peso (e forse non solo quello), lui in mutande a muoversi tra le mie gambe, quasi grugnendo. Sento il suo cazzo crescere e cercarsi spazio tra gli slip.
    
    Sono troppo curiosa di sentirlo e metto una mano per sostenere il deciso rigonfiamento. Il momento è maturo. Gli sussurro dolcemente all’orecchio di mettersi seduto e lui obbediente si riposiziona come prima. Gli sfilo diligentemente le mutande e mi siedo sopra di lui.
    
    Amo questa posizione, anche se non finalizzata. Mi piace sedermi sopra un cazzo in tiro mentre due mani mi strizzano le chiappe. E’ una di quelle posizioni che farebbe sentire femmina chiunque. Almeno, a me fa questo effetto! So però che non può durare a lungo e così inizio il consueto bacio lungo, che parte dalla nuca e, passando dal torace, si direziona, indugiando tra qualche piccolo morso sulla pancia, verso l’uccello che mi aspetta.
    
    So che ad A. piacciono i pompini. So che li considera una cosa importante. Così mi ci dedico con passione. E’ arrivato il momento di dimostrare quello che valgo, ma voglio anche creare un solco tra chi si dedica con rispetto e devozione al proprio uomo, e chi non ...
    ... lo fa più…
    
    Ma che pensieri ti passano per la testa Daniela? Meglio lasciar perdere e lavorare, con passione, con la testa sgombra, la lingua fuori e qualche verso da porca che non fa mai male.
    
    Quell’attività mi porta a concentrarmi sul cazzo che ho di fronte. Un cazzo perfettamente in linea con ciò che gli sta intorno: presente, reattivo, tozzo e generoso. Un cazzo che va benissimo per me.
    
    Mi ci perdo per interi minuti, sollecitata anche dall’espressione abbandonata di A. che ha un mezzo sorriso stampato in faccia e gli occhi quasi completamente chiusi. Chissà, magari pensa a un’altra. Poco male: lui fa i suoi viaggi, io faccio i miei.
    
    Morirei in effetti dalla voglia di raggiungere il letto e iniziare un’altra danza, ma preferisco non forzare le cose. Andiamo avanti così che va benissimo e sembra che, anche su questo, siamo d’accordo.
    
    Il suo cazzo non accenna a recedere, la mia bocca non pare stanca, così passano dieci minuti, forse venti. Poi arriva il momento cruciale, senza, che mi sia preparata nulla per contenere il getto abbondante che A. si appresta a donarmi. Così accovacciata sulle sue gambe inizio a menarglielo in modo sempre più energico, avvicinandolo pericolosamente al mio décolleté che, di lì a breve, sarà completamente inondato.
    
    Poi un semisoffocato muggito di piacere, affiancato da tutta la mia soddisfazione per il lavoro portato a compimento.
    
    Dopo certi momenti ci si blocca per qualche istante, finché qualcuno non dice: “non ti muovere” e ...