1. Una calda estate


    Data: 23/09/2020, Categorie: Lesbo Autore: _saffolina_, Fonte: RaccontiMilu

    ... in italiano perché non ci stai capendo nulla.
    
    Lui ti guarda e ti dice, sempre in marilenghe che se non sai il friulano non ci puoi stare su questa terra e allora io mi incazzo!
    
    Primo, gli dico, devi ancora dimostrarmi che questa terra è tua, poi mi devi dire cosa ci facevi tu qui, stavi a spiarci? E poi, rincaro, non trattare male la mia amica se no te la vedi con me!
    
    Lui mi guarda beffardo e poi si mette a ridere e allora rido pure io lasciando la mia posa di sfida, poi ridendo tutti e due ci giriamo verso di te e finalmente ti vedo bene, anche tu sei nuda dalle ginocchia in su però, infatti sono stata interrotta proprio mentre cercavo di sfilarti i pantaloncini che ora sono a mezz’asta e giù a ridere tutti e tre e lui che ti dice che hai la bandiera a mezz’sta e che forse è perché ti è morta la gatta!
    
    Io ti prendo per le gambe abbracciandoti da dietro e allargandoti le labbra della figa ci butto un occhio, quindi guardando il contadino gli dico, no credo sia ancora viva ma avrà sicuramente bisogno di un piccolo aiuto, che so una respirazione bocca figa, che ne dici sei capace? Te la senti? O devo aiutarti io?
    
    Non so se ne sei davvero capace di far godere una donna con la tua lingua ma vedo comunque che non ti stai tirando indietro, infatti ti avvicini e ti tuffi in mezzo a quel ben di dio mentre io continuo a tenere scostate le labbra esponendo anche il clitoride che vedo bello gonfio, segno che di tutto questo nostro gioco, del fatto che ti stia usando per ...
    ... il mio godimento e quello del contadino senza chiederti nemmeno il permesso, ti piace.
    
    E infatti ti sento ansimare e perciò ti lascio facendoti scivolare piano a terra, mentre mi dedico ai pantaloni del tipo, mi accuccio sotto di lui e mentre gli appoggio la faccia alla patta sentendo il duro pene, gli slaccio la cintura, poi passo alla zip della patta e quindi dopo avergli morso il cazzo da sopra le mutande glielo tiro fuori.
    
    Mi infilo quel bel randello in bocca, abbraccio il suo corpo e spingo il suo cazzo dentro la mia bocca, voglio che mi scopi così in bocca, lui capisce e inizia un lento su e giù nella mia bocca, io non faccio nulla, mi godo solo la sua calda carne che passa attraverso le mie labbra e finisce sulla mia lingua golosa, stimolandomi le ghiandole salivari e dopo un po’ devo sputare fuori saliva se no mi strozzo.
    
    E tu amore mio intanto mugoli di piacere, ti sento, si vede che il lavoretto di lingua che ti sta facendo il contadino ti piace e così mentre mi faccio stuprare la bocca con le mani accarezzo le tue lunghe gambe.
    
    Poi lui si alza, lasciandomi vuota, ci guardiamo poi ti guardiamo e ti chiediamo che è successo? Ma tu di zitto vai verso la faccia di lei e glielo appoggi sulla fronte quindi vieni in una colata di bianco sperma che si mischia alla mia saliva che lo ricopre tutto. Cazzo! Penso, non ho mai visto uno venire così, si è trattenuto dall’orgasmo, è andato verso il suo viso e poi ha sborrato!
    
    Tu hai la faccia sporchissima di sperma e ...