1. Una calda estate


    Data: 23/09/2020, Categorie: Lesbo Autore: _saffolina_, Fonte: RaccontiMilu

    Udine è una città del nord, tutti gli italiani lo sanno; quello che pochi sanno però è che d’estate fa caldo, molto caldo, da fare invidia alle città del sud, o meglio dirò che non ha nulla da perdere rispetto al sud Italia.
    
    Oggi a luglio inoltrato ci sono 35 gradi e un vento caldo che non invita ad allontanarsi dal fresco di un condizionatore.
    
    Eppure esco, devo farlo, ho un appuntamento da rispettare e a me non piace “tirare il pacco” e ne fare tardi, quindi eccomi in strada con questo caldo pazzesco, la testa mi gira e sono in motorino ma non aiuta perché il vento che mi arriva addosso è bollente, probabilmente l’asfalto lo scalda, fatto è che mi gira la testa.
    
    Per fortuna non devo andare lontano, da Udine sud verso la zona ovest, saranno sette od otto chilometri, e dietro viale Venezia ci sta casa tua dove ci incontreremo amore.
    
    Ti ho incontrata per caso mentre ero alla cassa come tutti i giorni; un viso interessante incorniciato da lunghi e lisci capelli castani, un vestito leggero che però non metteva molto in risalto il tuo corpo longilineo, poca gente al supermercato in questo periodo ed ho potuto parlarti, scoprire che vieni da Torino, che non sei friulana ma che sei qui per lavoro, che ti fermerai per un annetto “poi si vedrà”.
    
    E’ una settimana ormai che ci frequentiamo, ti vengo a prendere in motorino, poi insieme andiamo a sederci su una panchina del vicino “parco Moretti” e chiacchieriamo del più e del meno, delle nostre famiglie, della vita ...
    ... insomma; finiamo sempre con l’eccitarci a raccontarci le nostre esperienze passate o quello che ci piacerebbe fare ora; a te non piace l’idea di farlo davanti ad altri ma per me faresti qualsiasi cosa, me l’hai detto così tante volte che ci credo come se l’avessi detto io stessa.
    
    Un giorno, lo ricordo, mi dicesti che ti ecciterebbe sapere che qualcuno ti sta guardando mentre fai sesso con qualcuno, e io ti baciai sulla panchina senza preoccuparmi di chi ci potesse vedere, diventasti rossa in volto ma allo stesso tempo guardando i tuoi occhi compresi che la cosa ti aveva eccitata a dismisura e infatti quel giorno quando facemmo l’amore tu eri davvero su di giri, da quel giorno ti propongo cose sempre più spinte, che mai faremo probabilmente, ma che a te eccitano anche solo immaginare di farle.
    
    Oggi indossi solo una canottiera di un viola prugna con spalline sottili e pantaloncini cortissimi denim su scarpe da ginnastica bianche, ti ricordi che te lo proposi io, e tu accettasti?
    
    Era una delle mie “proposte sconce” come tu stessa le hai chiamate.
    
    Sei uscita di casa così conciata, avrai incrociato persone, sicuramente almeno un conoscente che si sarà soffermato a guardarti, a rimirarti, guardare le tue lunghe gambe o i piccol seni con quei capezzoli sempre a punta che vogliono dire “eccomi ci sono anche io guardami” e avranno immaginato di toccarli. Eppure amore hai visto? Non è successo nulla, ora sei qui con me sana e salva.
    
    E io ho una maglietta presa “dai cinesi”, ti ...
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