1. L'INTESA


    Data: 20/09/2020, Categorie: Anale Prime Esperienze Gay / Bisex Autore: giessestory, Fonte: xHamster

    ... un vecchio catenaccio; tememmo una ramanzina, ma non accadde proprio nulla.
    
    Passò un anno ed io, eccitato dai ricordi, aspettavo l’estate pieno di speranze. Ma le cose andarono diversamente dai miei desideri e potei raggiungere la casa della zia solo a fine Agosto, inoltre le ragazze non c’erano per una vacanza comune; solo mia cugina non era partita perché si era beccata la varicella.
    
    Nonostante mi snobbasse, fingendosi donna, quando le chiesi se ci saremmo potuti vedere la notte, rispose laconicamente: “Forse ... ”
    
    Quella sera a cena, lo zio, un omone sulla sessantina con i baffi all’antica e certe mani robuste da far paura, si tenne lontano dal fiasco di vino.
    
    - Stasera devo guidare – disse perentorio, col solito ghigno scanzonato che lo contraddistingueva.
    
    - E dove devi andare? – disse mia zia abbastanza sorpresa.
    
    - Stamattina ho parlato con Giorgio e gli altri ... facciamo a turno un giretto, la sera, per cercare di beccare la volpe ... ricordi? Te lo dissi domenica. Sta facendo strage di galline e conigli. –
    
    - Mah – replicò zia – spero che sta’ cazzo di volpe non si trovi in paese, nel vicolo alle spalle dell’Osteria! – e guardò torva mio zio, che sbuffò, mentre sfuggiva con gli occhi da un’altra parte.
    
    - Sempre malfidata, tu, eh? – disse – Ti sbagli, come il solito ... anzi ... – finse di guardarsi intorno innocentemente - Ecco, mi faccio accompagnare da tuo nipote, va bene? – la guardò trionfante – così ti togli tutti i grilli dalla testa. ...
    ... Errico, stasera si va a caccia, sei contento? –
    
    Non ero contento e detestavo la caccia ma ormai mi aveva incastrato.
    
    - Vado a preparare la macchina! – poi, allontanandosi: - Mariarosa, dormi con la mamma, così quando torno mi arrangio nella camera tua e non vi sveglio. –
    
    La ragazza ed io ci lanciammo uno sguardo deluso, svaniva ogni ipotesi di incontro clandestino.
    
    Verso le dieci, fattosi buio, zio mi piazzò in mano un pesante fucile a doppia canna. La vecchia Alfa ci aspettava e in pochi momenti superammo il cancello avventurandoci tra i campi e i vigneti, per stradine sterrate che solo chi conosce può ricalcare.
    
    Dopo un quarto d’ora di perlustrazione, mio zio che non aveva detto una sola parola, si fermò in uno spiazzo circondato da vitigni, lontano da ogni fattoria.
    
    - Vado a pisciare, Errico – disse disinvolto – se ti va, scendi pure tu. –
    
    Non avevo molta confidenza con lo zio, mi sembrò giusto mostrami maschio ... uno di quelli che sputano e pisciano dove capita. Quindi scesi, muovendomi tentoni nel buio.
    
    Poi lui si appoggiò alla macchina e con lentezza accese uno spezzone di Toscano.
    
    - Hai mai visto tante stelle? – disse lo zio guardando in alto.
    
    - Che meraviglia! – dissi incantato. Eravamo appoggiati alla macchina, uno a fianco all’altro ma ero troppo giovane per apprezzare il panorama e mi stavo già annoiando.
    
    Però, le parole, pronunciate con determinazione, poco dopo mi fecero mancare il terreno sotto i piedi:
    
    - Ma tu non ti vergogni a ...
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