1. L'INTESA


    Data: 20/09/2020, Categorie: Anale Prime Esperienze Gay / Bisex Autore: giessestory, Fonte: xHamster

    ... rilassavo, un calore perverso mi saliva per la schiena: non avevo mai provato con tanta violenza e realismo le sensazioni dei miei sogni.
    
    La mia volontà era annullata: quell’uomo mi aveva in suo potere e mi comandava come uno schiavo. Quando fui disteso a pancia sotto sul sedile, in attesa, scariche di piacere puro si impadronirono del mio essere. Lui dal sedile anteriore, voltato verso me, iniziò a carezzarmi tutto il corpo, anche la schiena e la nuca.
    
    Infilava con cura le grosse mani sotto la maglia, con premura e attenzione, come se temesse di rompermi.
    
    Durò a lungo quel gustarsi il mio corpo, credo che lo desiderasse da tempo ... ma non lo seppi mai, era un uomo di poche parole. Passandomi tra le cosce divaricate, raggiunse il mio pacco: mi teneva in mano le palle e parte del pene e quindi si accorse che iniziavo a eccitarmi.
    
    Dopo un po’ scese e si spostò sul retro; lo sentii armeggiare con la cintura, cominciai a intuire che voleva un rapporto sessuale con me ...
    
    Sarebbe stata la prima volta e non sapevo come sarebbe andata, ma ero eccitato, e molto.
    
    L’uomo si mise in piedi davanti a me dal lato del viso e, con la mano, mi sollevò delicatamente il mento. Vidi nella penombra il suo cazzo.
    
    - Lo prendi in bocca? – chiese lui, con una semplicità che mi smontò.
    
    - Non so zio, non l’ho mai fatto. –
    
    - Vuoi provare a succhiarmelo o ti fa schifo? – le parole crude e la voce roca contrastavano violentemente con la delicatezza della sua domanda. Non ...
    ... volli contrastarlo:
    
    - Non lo so ... che dovrei fare? –
    
    - Bacialo.- disse lui convincente – poi, se ti va, te lo fai mettere in bocca. –
    
    Il cazzo era abbastanza in tiro, ma non durissimo, sulla punta la pelle del prepuzio era molle e larga, lasciando fuoriuscire la testa, scura.
    
    Quando trovai il coraggio per accostarmi con la bocca alla punta del membro, era bagnato di un liquido vischioso e trasparente, insapore, quindi, visto che ormai ero arrapato anch’io, nel baciare lo succhiai delicatamente per assaggiarlo sulla lingua. Lo zio sussultò di piacere al primo contatto
    
    - Bacialo anche qui – disse il vecchio, sollevando il cazzo verso l’alto con la mano, tanto che mi trovassi di fronte la sacca con le palle, grossa e carnosa. Presi lo scroto da dietro e uno per volta, introdussi tra le labbra i suoi coglioni morbidi.
    
    Fare un pompino! Ecco: già pensare alla parola, mi portava all’ebollizione dei sensi.
    
    Abbandonai ogni remora e iniziai a cibarmi di quel cazzone di uomo vero, maturo.
    
    - Sei una meraviglia, ragazzo mio – disse lo zio a bassa voce, estasiato – Mettiti giù, adesso ... –
    
    Si staccò con rammarico dalle mie labbra, con una lieve carezza sulla testa.
    
    Mi sdraiai, voluttuoso e in attesa, rilassandomi.
    
    I passi dello zio intorno all’auto mi avvertirono del cambio di posizione; infatti, si spostò dietro, alle mie spalle. Lo zio si abbassò su di me e, a sua volta, con le labbra spesse e dure, mi baciò tutto il corpo, finché non affondò il naso e la ...
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