1. Prima lesbicata


    Data: 15/09/2020, Categorie: Lesbo Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... a godere mentre le stimolavo il clitoride, baciandolo, mordendolo e succhiandolo. Il suo respiro si fece sempre più corto e ansimante, piccole grida di piacere le scappavano dalle labbra intanto che con le dita le penetravo lentamente l’intimità.
    
    Era la mia prima volta con una donna e sentivo che stava andando tutto alla grande, con ottimi risultati.
    
    Bettina venne dopo qualche minuto in un orgasmo che oserei definire super. Smisi di stimolarla, mentre rivoli di fluido bianco le uscivano dall’intimità, colando sul divano e bagnando il tessuto beige. Mi chiese di portargli un fazzolettino per asciugarsi e subito andai all’ingresso, mettendomi0 a frugare nelle tasche della borsa. Mentre tiravo fuori il pacchetto e ne estraevo uno, compresi che anch’io avrei voluto godere come lei. La mia figa era pronta per ricevere le sue attenzioni.
    
    Ritornai da lei e glielo porsi. Lei mi ringraziò per la gentilezza e la cortesia mostrata e gli rivelai che avevo bisogno del suo affetto. La vidi asciugarsi per bene, o almeno quello che poteva, poi si alzò e s’inginocchio. Con il suo capo si portò sotto la mia intimità, iniziando un cunnilingus veramente piacevole. Mi sentivo in ...
    ... paradiso con lei, la sua lingua esplorava ogni anfratto della mia vagina non lasciando nulla al caso. Gli ordinai di non fermarsi, l’eccitazione era così indescrivibile che sotto i suoi colpi lanciavo urla di piacere. Oserei dire che era tutto così “selvaggio” e pochi minuti dopo quella costatazione venni anch’io, sentendo fluidi abbandonare il mio corpo e scivolare nella sua bocca.
    
    Quando mi ripresi ero ancora in piedi, ma ero sfinita, così come lo era la mia amica Bettina. Ci scambiammo qualche bacio, qualche carezza, ci augurammo la buonanotte e cademmo in un sonno profondo.
    
    La mattina dopo, prima di tutto, ci ripulimmo a vicenda, poi facemmo colazione. Fortunatamente non dovevamo partecipare a nessuna lezione, ma io dovevo tornare a casa. Era quasi l’ora di pranzo quando lasciai il suo bilocale, entusiasta di ciò che avevo vissuto, riproponendoci di incontrarci un giorno per vivere di nuovo un’esperienza saffica.
    
    Ancora oggi il mio ragazzo non sa nulla di quel rapporto, come non sa che, ogni tanto, mi concedo qualche scappatella con lei, utilizzando anche sex toys di varia natura. Diamine, anch’io ho bisogno di concedermi un piacere diverso qualche volta, no? 
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