1. Prima lesbicata


    Data: 15/09/2020, Categorie: Lesbo Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... alla mente. In quegli istanti volevo che mi facesse godere come nessun altro prima d’allora e perciò le presi la mano, portandola sotto la mia gonna, facendole toccare il mio perizoma di pizzo. Nel sentire che ero un lago di umori, Bettina ebbe una scarica di adrenalina e passione: si girò verso di me, portando le sue labbra calde e carnose a contatto con le mie. Ci baciammo con grande foga e, dopo alcuni schiocchi, le nostre lingue si unirono e sembrava che nessuno avesse potuto staccarci, intanto che eravamo entrambe eccitatissime e pronte per vivere un interessante rapporto saffico.
    
    All’improvviso, però, Bettina si sciolse dalle mie labbra, prese il telecomando posto sul tavolino di vetro di fronte a noi e spense la tv. Mi ordinò di mettermi in piedi, nel frattempo che comprendevo che le luci soffuse che illuminavano la stanza creavano una complicità tale da permettere un atto lesbico contrario alle norme della società. Balzò in piedi anche lei e mi spogliò: prima mi sciolse i lunghi capelli biondi e vaporosi in modo da farli cadere sulle spalle, poi mi baciò il collo e mentre era vicino all’orecchio mi sussurrò:
    
    -“Ti voglio mia adesso…”-
    
    Dopodiché mi sbottonò con dolcezza la rossa camicetta aderente che indossavo, costringendomi a sfilarmela di dosso, rivelando il reggiseno che mi slacciò con una prontezza disarmante. Fece cadere a terra quel piccola capo di intimo e subito dopo mi prese i seni, soppesandoli. Qualche istante dopo mi prese i capezzoli, mordendoli ...
    ... e leccandoli con avidità, bramandoli come se erano suoi. Li sentivo indurirsi sotto i suoi colpi lenti, finché non decise di continuare nella mia svestizione. Slacciò la chiusura della gonna, che subito cadde ai miei piedi, poi prese a giocare con l’elastico del mio perizoma. Ormai ogni dubbio si era sciolto e mi ritrovai in un attimo nuda ed eccitata come non mai.
    
    Quando decise di spogliarsi, chiese il mio aiuto: alzandole delicatamente le braccia le sfilai la maglietta nera che indossava. I suoi capelli subito si spettinarono, ma passandosi una mano tra di essi, Bettina, se li rimise a posto alla meno peggio. In seguito le slacciai la cintura dei suoi shorts bianchi, che con il mio aiuto caddero a terra. Prima di denudarla completamente feci scorrere una mano sopra al suo seno, mentre con l’altra le accarezzavo il pube da sopra il perizoma. Anche lei era un lago di umori e fu così che mi avvicinai al suo collo, baciandola con passione. Una leggera pelle d’oca evidenziò il suo brivido di piacere, e infine le levai anche il perizoma, facendola accomodare con le gambe aperte sul divano dietro di lei.
    
    In quel momento fui attratta come una calamita dalla visione della sua deliziosa femminilità ben curata, e basandomi su ciò che mi avevano raccontato le mie amiche, mi lanciai contro di essa, sprofondando la mia lingua all’interno della sua vagina. Per la prima volta sentii l’inebriante profumo e il dolcissimo sapore di un sesso femminile che non fosse il mio. Bettina iniziò ...
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