C’era una volta una stronza in Canadà
Data: 15/09/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Lesbo
Sensazioni
Autore: AlessandraV, Fonte: RaccontiMilu
... carina che alla fine mi lascio convincere senza fare troppa resistenza. E poi sono anche curiosa di alcuni cartoni animati erotici giapponesi che vuole assolutamente farmi vedere.
Tenendo su la borsa con la bocca, Cory apre la porta di casa
‘ Oh shit, è andata via la luce ‘ commenta mentre clicca sull’interruttore morto ‘ Aspettami qui.
Si toglie le scarpe e sparisce nel buio. Sento i suoi passi veloci muoversi nell’oscurità, poi un tonfo seguito da un ‘ AHI! ‘ e da svariate imprecazioni anglofone
‘ CORY, TUTTO BENE? TI SEI FATTA MALE? ‘ le chiedo dall’uscio
‘ TUTTO OK… IL MALEDETTO SPIGOLO DEL CAZZO!
Una luce fioca è comparsa da una stanza, Cory esce zoppicando con due candele in mano e viene verso di me ad accogliermi nel suo appartamento. Il suo viso sorridente illuminato dalla calda luce dei lumini mi dà subito una sensazione di intimo tepore facendomi sentire a mio agio e contenta della piega imprevista che ha preso la giornata
‘ Il bagno è da quella parte? ‘ indicando la stanzino da cui è arrivata
‘ Sì, ma al momento siamo senz’acqua… E’ per via di alcuni lavori che stanno facendo, tra poco dovrebbe tornare.
‘ Giusto per curiosità… ‘ le chiedo ridacchiando ‘ …c’è qualcosa che funziona in questa casa?
Lei posa le candele su un tavolino, mi prende per mano e mi conduce ad una porta’finestra chiusa ‘ C’è questo…
Apre le imposte e quasi rimango senza fiato di fronte alla vista più stupefacente che ...
... abbia mai visto.
Esco sul balcone, la pioggia si è fermata e il cielo si sta schiarendo. Gli ultimi deboli raggi di sole tingono il blu dell’oceano di sfumature rossastre mentre le luci dei grattacieli iniziano a brillare nell’oscurità imminente.
‘ Mioddio… ‘ esclamo in italiano senza rendermene conto ‘ E’ stupendo…
Cory viene di fianco a me, prende qualcosa dalla borsa e inizia a sistemare della marijuana su una cartina.
‘ Vuoi?
Restiamo in silenzio a fumare guardando Vancouver che sprofonda nella notte
‘ Alexandra… ‘ mi dice ad un certo punto (non ha ancora capito come si pronuncia il mio nome per esteso) ‘ …io sto morendo di fame, ho del ramen da fare al microonde, ti piace?
In un attimo realizzo di avere un buco allo stomaco grande come una caverna. Annuisco decisa ma prima di rientrare le chiedo
‘ Senti, ti dispiace se sto ancora un po’ qui fuori… a guardare la città?
‘ Eheh, è una droga, vero? ‘ ed entra a preparare la cena.
”””
Svaccate sul grande divano-letto al centro del suo monolocale stiamo guardando un catalogo di piercing che mi ha portato per farmi scegliere l’anello per domani.
Avanzi di ramen nei cartoncini e bottiglie di birra sono sparsi sul tavolino di fronte, la calda voce di Jim Morrison esce dallo stereo, il profumo d’incenso si spande nell’aria e la tv muta condisce questo sapore di psichedelia anni 60 con immagini di scolarette giapponesi in divisa seviziate da alieni tentacolari all’interno di un ...