1. L’intreccio – Capitolo 32 – La confessione


    Data: 15/09/2020, Categorie: Erotici Racconti Etero Autore: Maturo61, Fonte: RaccontiMilu

    ... natura iniziai a raccontare un sacco di balle pur di non vedere Susanna e conoscere Barbara. Con la banale scusa dell’essere andato in confusione feci in modo che Susanna non venisse nella mia città e invece accolsi Barbara. Barbara di tutte queste donne era la più figa. Non si presentò benissimo perché quando arrivò indossava una pelliccia di lapin (della quale seppi dopo che aveva avuto in prestito) ma soprattutto si presentò acqua e sapone che poteva anche andare bene, per carità, ma un minimo di rossetto avrebbe potuto anche metterlo. In ogni caso la portai a casa, si cambiò, si truccò e la portai a cena fuori. Ovviamente la portai nella classica passeggiata che a questo punto era diventato un terreno di conquista. Ritornammo a casa e trascorremmo la notte insieme, ovviamente scopando come due ricci. Il giorno dopo era il 31 dicembre e dopo aver trascorso la giornata in giro per la città ci accingemmo a trascorrere l’ultimo dell’anno in un ristorante gestito da alcuni miei amici. Prima di andare a fare il cenone mi incontrai con Sonia, mia figlia, con la quale avevo ed ho un rapporto molto aperto fatto anche di battute feroci. Queste battute furono male interpretate da Barbara che ad un certo punto si sentì di redarguire Sonia. Sonia dapprima la incenerì con lo sguardo poi mi prese da parte e mi disse di togliergliela dalle palle. Diciamo che non si era presentata nel migliore dei modi. Non solo dopo aver festeggiato l’anno nuovo andammo a casa a trombare e qui Barbara ...
    ... mentre scopava con me faceva i paragoni con un suo ex. Dopo queste esternazioni speravo e mi auguravo che sparisse e così fu. Il 2 gennaio la portai alla stazione e le feci prendere il treno. Poi non le risposi più al telefono senza neanche darle delle spiegazioni sul mio stato di alterazione. Il giorno dopo ricontattai Susanna che venne il week end successivo per chiarire. Le confessai che feci venire in città Barbara, e devo dire la verità potevo farne anche a meno, ma volevo pulirmi la coscienza. Pianse Susanna, si sentì ferita e devo ammettere che non fu un bel comportamento il mio ma all’epoca ci stava. Da quel momento in poi feci terra bruciata intorno a me e mi concentrai solo su Susanna ci vedevamo ogni 15 giorni perché doveva gestire i figli con il suo ex marito, questa situazione durò fino a primavera quando incominciò a farmeli frequentare, di conseguenza ci vedevamo tutti i week end. In estate decidemmo, a seguito di una proposta di lavoro che mi era pervenuta, di provare a vivere insieme e quindi presi la decisione di abbandonare la mia città e di trasferirmi in questa. Ad ottobre vendetti la mia attività alla mia commessa ed iniziai la nuova attività come responsabile dell’assistenza tecnica di un’azienda che si occupava di nuove attrezzature per negozi. Mi promisero somme importanti per questo nuovo lavoro ma queste somme non arrivarono e fu così che con Susanna le cose iniziavano a scricchiolare. Lei aveva un tenore di vita alto basato anche sugli alimenti che ...
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