1. Il nostro primo concerto


    Data: 14/09/2020, Categorie: Hardcore, Tabù Autore: antonio89x, Fonte: xHamster

    ... culo.
    
    Ora le sue chiappe strusciano contro quelle del ragazzo. La rigiro di nuovo.
    
    Le nostre mani unite esplorano il suo corpo.
    
    Ormai i suoi capezzoli sono eretti a dismisura così come sicuramente sarà il cazzo del nostro vicino. Anche l'amico affianco a lui si accorge della situazione. Si scambiano due parole. Noi due stretti in un abbraccio d'amore continuiamo a ballare.
    
    Siamo felici. Siamo noi. Liberi di amarci.
    
    Mi avvicino al suo orecchio e le sussurro: «fagli vedere quanto sei puttana, fagli sentire il tuo corpo». Così facendo la avvicino al suo di corpo.
    
    Ora lei è in mezzo a noi. Io che premo da dietro col mio corpo ed il mio cazzo e lei che muove sapientemente il suo corpo strofinando le sue tette sullo sconosciuto incappucciato girato di spalle.
    
    La rigiro verso di me per baciarla. I loro culi si urtano di nuovo.
    
    D'improvviso la mano dello sconosciuto la tocca in modo deciso sul culo perlustrando con le dita l'insenatura del suo solco.
    
    Brivido.
    
    Lei mi bacia e mi dice ti amo. Lui la guarda e non capisce.
    
    Il nostro modo di amarci non può capirlo chi lega l'amore all'idea del possesso.
    
    L'audacia dello sconosciuto non si spinge oltre.
    
    Siamo quasi alla fine del concerto. Ci addentriamo ancora più vicini al palco. Lei ormai è super eccitata. Si guarda intorno come una cacciatrice in cerca delle sue prede. Mi avvicino all'orecchio e le dico: «io ti seguo fai quello che vuoi».
    
    Un'ultima ballata ed il concerto è finito.
    
    In attesa ...
    ... dell'eventuale rientro sul palco vedo che si sposta verso un gruppo di tre ragazzi. Purtroppo il concerto è realmente finito. Se ci fosse stata un'altra canzone sarebbe potuto succedere di tutto. Ormai era talmente eccitata che si sarebbe fatta scopare lì davanti a tutti.
    
    I suoi genitori la avvisano che la attendono fuori. Prima di uscire ho bisogno di fare pipì. La faccio e lei, incurante di occhi invadenti, mi tocca il cazzo.
    
    Ci incamminiamo verso l'uscita. Incontro un amico. Lo saluto. «Lei è la mia ragazza». Sono orgoglioso della mia ragazza. La amo per tutto quello che è. Lei lo sa. Mi bacia. Mi dice più volte ti amo.
    
    Prima di uscire ci scambiamo un ultimo bacio. Solo dopo sapremo di aver quasi rischiato di essere visti dal padre.
    
    Torno a casa. Su WhatsApp riviviamo la giornata. Siamo strafelici ed eccitati all'inverosimile. «Sono tornata a casa ed ero proprio fradicia. Sono stata eccitata per tutto il concerto», mi scrive.
    
    Il suo primo concerto, il nostro primo concerto, lo ricorderemo.
    
    Tre giorni senza vederci
    
    Giorno dopo il concerto. Lei è al mare con i suoi genitori. Per un paio di giorni non riusciremo a vederci ma è come se fossimo sempre insieme. Le nostre menti sono in continua connessione. I nostri corpi sentono il nostro odore. A volte è come se percepissimo la presenza dell'altro anche a distanza.
    
    È mattina. Le invio, come sempre, ciò che ho scritto sul nostro concerto. Il nostro è un racconto a quattro mani. A volte anche di più. Io non ...
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