1. Zio Carmelo


    Data: 13/09/2020, Categorie: Tabù Autore: EmmeEsse91, Fonte: xHamster

    ... alla mia faccia il suo pene largo e tozzo. Era tutto eccitato, a tal punto che pulsava muovendosi su e giù. - Ecco, questo significa che zio è felice.
    
    Zio perché hai un pezzo di pongo nelle mutandine?
    
    Non è pongo.
    
    E cos’è?
    
    è un pene. Tutti i maschietti lo hanno. Invece le femminucce come te, hanno la vagina. Ti va di giocare con il pongo di zio?
    
    e come?
    
    Vieni qui… devi tenerlo tra le mani e stringerlo...
    
    Cosi, va bene? – lo presi tra le mie manine, sentii la pesantezza nel tenerlo in mano.
    
    Stringilo di più. ora, muovilo su e giù.
    
    Cosi? – lo tenevo saldamente tra le manine, e inizia a muoverlo come voleva lui. – continuavo a muoverlo e ad ogni movimento sentivo che si eccitava sempre di più.
    
    Molto bene, continua cosi. – lo vedevo che quella cosa riusciva a procurargli un immenso piacere, poi mi incita a non fermarmi perché lo sto rendendo felice e vuole più felicità.
    
    È molto caldo, non è freddo come il pongo
    
    Ti piace?
    
    Se piace a te, lo faccio solo per farti felice.
    
    Sai cosa farebbe ancor più felice lo zio?
    
    No. Cosa?
    
    Se tu ora gli dai dei bacetti.
    
    Come cosi?
    
    Perfetto.
    
    Ora leccalo come una lecca-lecca.
    
    Che schifo, ha un saporaccio.
    
    So che vai matta per il latte, è vero?
    
    Si zio, mi piace tantissimo.
    
    Lo sai che a zio esce il latte?
    
    Non è vero. Stai scherzando.
    
    Zio non scherza affatto. Vuoi vedere?
    
    Si
    
    Avvicinati. Apri la bocca.
    
    Che schifo zio. ma questo latte non, sa di latte!
    
    Per le volte ...
    ... seguenti mi obbligava a bere quel suo latte. Ma una volta rifiutai il rapporto orale s**tenando la sua rabbia… Fu quello il giorno in cui la mia vita cambiò… quando si prese la mia verginità...
    
    Non voglio zio.
    
    Perché?
    
    Perché il tuo latte mi fa schifo e poi, prima che lo fai uscire mi fa male la bocca.
    
    Se non vuoi più, basta dirlo.
    
    Scusami zio, so che ti fa felice ma non voglio più.
    
    Non fa niente amore, zio ti capisce. C’è un altro modo per farlo tranquilla.
    
    E come?
    
    Inserendolo nella tua vagina.
    
    Dici?
    
    È vero.
    
    Ma è troppo piccola, non può entrarci.
    
    Non preoccuparti, ci pensa zio, non sentirai nulla.
    
    Mentiva, sapeva che mi avrebbe fatto male, però la sua perversione, mossa dal mio rifiuto, lo spinse ad abusare di una povera, bambina di dieci anni. Di quel momento ricordo che piansi per tutto il tempo ma a lui questo non importava.
    
    Zio basta mi fai male.
    
    Resisti.
    
    Non resisto.
    
    Zitta stupida bambina senno ti uccido.
    
    Scusa zio, non uccidermi.
    
    Ero terrorizzata mi aveva messo paura con quelle parole. continuavo a piangere ma non parlavo. Soffrivo in silenzio, avevo paura, avrebbe potuto uccidermi. Desideravo che quell’inferno finisse il prima possibile. Quando ebbe finito, la sotto sentivo come se mi avessero inflitto mille coltellate, mi tirava e bruciava ad ogni parte. Non smisi più di piangere. Mi aveva lacerata: dovettero ricucirmi con 15 punti di sutura. Mi aveva rotta. Credo avesse capito che fosse andato oltre, infatti, era ...