1. LEA – Atto 2°


    Data: 10/09/2020, Categorie: Incesti Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu

    ... cm, capelli biondi che le scendono fino a metà schiena, occhi blu, viso un pò ovale, bocca con labbra carnose, collo lungo, gambe lunghe e ben tornite, un culo da sembrare un grosso mandolino capovolto, fianchi larghi e girovita stretto, un seno da suscitare fantasie neonatali. Il tutto inguainato, la parte inferiore, in una gonna blu stretta che le arriva sopra il ginocchio con le gambe fasciate da calze nere ed ai piedi scarpe lucide rosse con tacchi altissimi. La parte superiore &egrave coperta da una camicetta bianca che ha i primi quattro bottoni sbottonati in modo da mostrare il solco che le separa le mammelle. Non indossa il reggiseno. Lo so perché si notano le protuberanze dei capezzoli che spingono contro la stoffa della camicia come volessero perforarla. Insomma una donna da suscitare pensieri impronunciabili e voglie indicibili. Restai come folgorato da quella visione. Non riesco a parlare. Marco l’abbraccia e le da un bacio poggiando le sue labbra sulla bocca della madre. Emma risponde al bacio del figlio leccandogli le labbra poi si separa dal figlio e si avvicina a me.
    
    ‘Così tu saresti il famoso Pippo. Sei un bel ragazzo.’
    
    Mi prende la mano e mi invita a seguirla.
    
    ‘Vieni. Io e te abbiamo molto da parlare. Sono due mesi circa che mio figlio non fa altro che parlare di te. Marco mi ha raccontato tutto di te. Mi ha detto del tuo sogno e del tuo desiderio che sono gli stessi che aveva lui alcuni anni fa e che sono diventati, già da diverso tempo, reali e ...
    ... concreti. Non capisco come un ragazzo come te sia ancora a sognare.’
    
    Capisci mamma, Marco aveva parlato alla madre della mia voglia di scoparti e questo mi faceva arrossire. Emma mi incalzò.
    
    ‘Su, via, non arrossire. Io sono l’unica a capire la tua frustrazione. Anche il tuo amico l’ha vissuta. Poi ha avuto un raptus di decisionismo e se ne &egrave liberato. Oggi &egrave un ometto tranquillo. Io ne sono stata contenta. Quella sua decisione mi ha fatto bene. Ero diventata scorbutica ed inaccostabile. Oggi posso dire che Mio figlio mi sta facendo vivere una nuova vita. Vedrai, verrà anche per te il giorno in cui il tuo sogno diventa realtà ed il tuo desiderio sarà soddisfatto. Vedrai che tutto si appianerà.’
    
    Intanto abbiamo raggiunto il salotto. Un enorme stanzone. Si siede su una poltrona e mi invita a sedere su una poltrona che le sta davanti. Marco si siede sul divano.
    
    ‘Non ti faccio sedere sul divano perché &egrave presto per usarlo. Io e Marco lo usiamo raramente. Preferiamo il letto. Non per questo disdegniamo di farlo anche in posti diversi. Ad esempio la cucina &egrave un luogo ideale; &egrave un palcoscenico dove la fantasia si può sbizzarrire. Oh, c’&egrave anche la doccia, ma preferisco la cucina. Il tavolo ed il top del piano cucina ed lavello sono i miei preferiti. Ci sono anche le sedie ma vanno bene solo se sono io a cavalcare il destriero.’
    
    Capisci, mamma, la madre di Marco mi stava parlando dei posti dove preferiva soddisfare i suoi pruriti e quelli ...
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