1. Seaside: Giulia


    Data: 03/09/2020, Categorie: Etero Incesti Lesbo Autore: Carol89, Fonte: RaccontiMilu

    ... Tenendo premuto questo, fai funzionare la pompa di sentina, che svuota tutta l’acqua che si accumula lavandosi. Bisognerebbe farlo dopo ogni doccia.
    
    – Ah. Va bene. Altrimenti’ affondiamo?
    
    – No – rise Paolo, – ci vuole un po’ prima che affondiamo. Ma &egrave per non fare accumulare acqua a bordo.
    
    Giulia si piegò in avanti col busto, mantenendo le gambe dritte, per guardare più da vicino il pulsante.
    
    – Ma quindi l’acqua di ieri’ non l’abbiamo ancora svuotata?
    
    A Paolo scivolò un momento lo sguardo sulla schiena e poi sui glutei della ragazza, piccoli, magri e sodi, coperti solo in parte dal costumino sgambato.
    
    – Sì, l’ho svuotata io ieri sera.
    
    – Ah’ ecco che cos’era quel rumore’ che ho chiesto a Roberta se stavamo affondando’
    
    Di nuovo Paolo rise.
    
    – Stai pure tranquilla, non affonderemo, &egrave impossibile.
    
    – Mh. Mi fido’
    
    Giulia era di nuovo dritta, girata ora verso di lui. Paolo notò che aveva una mano appoggiata al lavandino, mentre con l’altra si sfiorava il ventre piatto e dritto.
    
    – Sì, tranquilla. Garantito – annuì l’uomo con un sorriso.
    
    Per un istante restarono in silenzio, immobili. Giulia aveva uno sguardo diretto, con quegli occhi chiari e luminosi, e Paolo, come spesso capitava, dopo poco scostava lo sguardo. Questa volta gli cadde di nuovo sulla sottile vena che le si vedeva in trasparenza sul petto, a destra. Poi, più in basso, sulla mano di lei, che era scivolata sul basso ventre, ed il cui pollice toccava il bordino ...
    ... elastico degli slip.
    
    Percependo che la situazione stava diventando vagamente imbarazzante, Paolo sorrise ancora e si mosse.
    
    – Bene – disse, – se hai bisogno chiama. O chiama Roberta – aggiunse subito, correggendosi.
    
    – Ok – disse Giulia, con un sorriso, e lo guardò allontanarsi.
    
    Prima di fare la doccia Giulia andò in camera, dove Roberta si stava cambiando. Paolo, che si era fermato in veranda, senza nulla in particolare da fare, la sentì poi tornare verso il bagno, e gettò un occhio all’interno vedendola passare: di spalle, aveva le braccia conserte dalle quali pendeva un asciugamano. Indossava ancora gli slip del costume, ma non più il reggiseno: la lunga schiena era nuda, magra, ossuta, dritta, delicata.
    
    Quella sera cenarono in paese. Dopo cena, in veranda, bevendo del liquore e giocando a carte, i genitori proposero di prendere il largo di lì a due giorni e di usare il giorno seguente per prepararsi e fare cambusa. Giulia e Roberta accettarono contente. Giulia e Angelina erano le uniche due che quella sera fumarono.
    
    La mattina seguente Angelina e le due ragazze si recarono in paese a fare spesa. Pranzarono tutti quanti a bordo, e subito dopo pranzo Paolo andò in paese da solo, per prendere alcuni attrezzi che gli mancavano.
    
    Faceva caldo, e il porto era tranquillo. Angelina si era stesa a prua. Dopo una mezz’ora, tornò verso poppa per parlare alle ragazze, che non sentiva da un po’ di tempo.
    
    – Ragazze – chiamò piano, dalla veranda. – Roberta’
    
    – Sì – ...
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