1. I tormenti di nonna Marta (Parte Decima)


    Data: 22/08/2020, Categorie: Incesti Autore: Marco Sala, Fonte: EroticiRacconti

    Libera traduzione
    
    Ne io ne Giacomo avevamo sentito arrivare Agnese tanto eravamo presi dal nostro bacio appassionato, il suo cazzo era ancora dentro il mio ventre riempito come un otre dalla sua sborra. Mio genero si alzò improvvisamente, uscendo da dentro di me. Aveva ancora l’uccello gocciolante, tanto che alcune gocce finirono sul mio viso. Cercando di mascherare il suo sesso duro e umido anche dei miei umori, il povero maritino, nell’imbarazzo più assoluto, restò mogio, in attesa della sfuriata della moglie che però, stranamente non arrivò. Agnese, quasi ignorando Giacomo, mi aiutò a rialzarmi, mentre io cercavo di contenere con il mio perizoma arrotolato, il succo che mi stava uscendo dalla vagina. Vedendo il mio problema, Agnese estrasse dalla borsa dei fazzolettini di carta e cerco di aiutarmi nell’intento, approfittando per di strofinare più del necessario il mio clitoride. Il suo unico commento in quel momento fu: “Wwaaoo.. mamma, che bella patatina tutta depilata, sembra quella di una bimba. Io, quando mi faccio la ceretta, lascio solo un piccolo triangolino.” “Ohh.. bello, mi piacerebbe vederla.” “Eccola, guarda.” Così dicendo Agnese si abbassò i pantaloni e le mutandine fino alle ginocchia ed offrendo alla mia vista il suo pube, il tutto davanti agli occhi stupiti di suo marito che, goffamente, si stata aggiustando le braghe. Sfidando ogni moralità replicai a mia figlia: “Mmmm.. amore, è bellissima. Mi sta facendo venire ancora voglia..” “Ma mamma, mi fai ...
    ... queste proposte proprio davanti a mio marito?” Disse ridendo, quindi abbracciandomi mi baciò affettuosamente sulla guancia. Anche se è normale vedere madre e figlia abbracciarsi, non lo è vedere che incrocino le gambe sfregandosi il pube sulle cosce. Nacque in quell’attimo qualcosa di intrigante ed erotico tra me e mia figlia che, anche se da me auspicato, non pensavo potesse arrivare così precocemente. Approfittando di quella situazione intrigante allora gli sussurrai all’orecchio: “Hai chiesto il permesso a Melania?” “Non ancora.” Mi rispose sussurrando. Peccato, dopo il giochi con Giacomo, mi era rimasta ancora voglia. In quel momento avrei voluto avere con mia figlia dei rapporti che andavano oltre il normale legame familiare, la sua fichettina era troppo invitante, ma lei voleva essere fedele, non al marito, ma alla sua rossa giovane amante. Giacomo, mentre era spettatore delle nostre effusioni, rimase senza parole. Si aspettava ancora che i fulmini di Agnese cadessero sulla sua testa, ma niente di niente. Il tutto come se fosse normale che una moglie trovasse il marito nell’atto di scopare le suocera, e che poi mostrasse la fica depilata alla madre. Guardandolo, mi accorsi che la sua patta mostrava un rigonfiamento evidente, segno che era ancora eccitato. Forse si era nuovamente arrapato nel vedere che ci baciavamo e ci sfregavamo l’una contro l’altra? Agnese, dopo il nostro abbraccio, si diresse verso il marito e gli diede un bacio sulla guancia dicendo: “Grazie per esserti ...
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