1. I tormenti di nonna Marta (Parte Decima)


    Data: 22/08/2020, Categorie: Incesti Autore: Marco Sala, Fonte: EroticiRacconti

    ... penetrava leggermente. Gli presi in mano il cazzo che sentii indurirsi immediatamente tra le mie dita, quindi comincia a masturbarlo lentamente. Questa mia posizione accucciata non era molto comoda, soprattutto per una dona della mia età, mi rialzai sempre tenendo il suo cazzo con una mano, quindi avvicinai il dito medio dell’altra mano alla sua bocca, lui capì bene le mie intenzioni e lo inumidì abbondantemente con al sua saliva. Il suo buchino si contrasse quando iniziai a penetrarlo poi, mio genero, emise un lungo respiro e si rilassò così il mio dito affondò dentro di lui. Feci un po’ avanti indietro, poi qualche giro attorno al bordo, quindi glielo diedi da insalivare di nuovo. La seconda penetrazione fu più facile, spinsi il mio dito medio il più profondo possibile per sodomizzarlo al meglio. Il suo cazzo nella mia altra mano si indurì ulteriormente accompagnando il tutto con dei gemiti di piacere. In modo lapalissiano gli chiesi: “Ti piace quello che ti sto facendo, tesoro?” “Ohh.. si mamma.” Ecco ero di nuovo sua mamma. “Vuoi che esagero un pochino?” “Se lo vuoi tu si, mamma.” Allora succhiò con molta avidità le due dita che gli offrii quindi passai all’azione nuovamente. Si lamentò un pochino inizialmente ma poi accettò di buon grado questi due nuovi invasori che violavano la sua intimità. Cominciai a praticargli un “vai e vieni” molto intenso, poi aprii le dita nel suo buchino per dilatarglielo il più possibile. Mi sentivo molto ispirata in quel momento. Il mio ...
    ... adorato genero aveva degli spasmi ogni volta che lo penetravo ma di rimando mi veniva incontro assecondando le dita che lo stavano penetrando. In quel momento fece una cosa che mi lasciò esterrefatta. Giacomo prese una bottiglia vuota di vino rimasta sulla tavola da dopo la cena a cominciò a succhiargli e a inumidirgli abbondantemente il collo con la saliva. Capii subito dove voleva arrivare, smisi di incularlo con le dita e gli presi la bottiglia dalle mani. Fui obbligata, con molto piacere, a leccargli nuovamente il buco del culo per inumidirlo ulteriormente di saliva in modo che il collo della bottiglia potesse penetrarlo agevolmente. Smisi di masturbarlo per meglio posizionarmi dietro di lui, era ancora disteso sul tavolo con i piedi a terra e le gambe divaricate. Posizionai il fondo della bottiglia sul mio pube e ed il collo contro il suo ano quindi, prendendolo per i fianchi, spinsi avanti il mio basso ventre finché il collo della bottiglia sparì nel suo profondo. Aspettava quel momento con impazienza e, durante la prima penetrazione, emise subito dei gemiti di piacere. Io continuai a spingere con il mio pube sulla bottiglia dando dei piccoli colpi che gli provocavano ulteriori momenti di estasi. “Ti piace quello che ti sta facendo la mamma?” “Oh si mamma, lo adoro.” “Segati da solo mentre io mi occupo di te.” “Si.. si.. aspettavo che me lo chiedessi, mamma.” Allora prese tra le mani il cazzo e cominciò a masturbarsi lentamente. Io dovetti togliere una mano dai suoi fianchi ...
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