1. 065 – Rosaria la più porca e troia delle mamme (Parte seconda)


    Data: 22/08/2020, Categorie: Etero Incesti Sesso di Gruppo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... tarallucci del Mulino Bianco e ne estrasse quattro o cinque, li posò sulla tovaglia e ne prese uno, inzuppandolo nel latte caldo. Lo raccolse dalla tazza, con il cucchiaino e risucchiò il tutto sguaiatamente””..
    
    ‘Marco, mi sembri un maiale nel trogolo!!!’
    
    ‘Senti chi parla di maiali”’
    
    Arrossii fino alla radice dei capelli e””.
    
    ‘Che c’entra??? L’educazione la si deve sempre tenere in considerazione”..’
    
    ‘Mamma, dopo quello che è successo stanotte, d’ora in poi non mi devi più rompere i coglioni capito!!!’
    
    ‘Marco!!!! Ma come parli!!!!’
    
    ‘Mamma, se lo dico a papà quello che è successo minimo, minimo lui chiede il divorzio, quindi non mi rompere le palle, chiaro???’
    
    ‘Che fai? Mi ricatti adesso????’
    
    ‘Beh chiamalo come vuoi, ma d’ora in poi niente spaccamenti con la scuola, e nessuna limitazione alla mia libertà, se ti va bene, se invece non ti va””..’
    
    ‘Sei un bel bastardo sai!!!’
    
    ‘Figlio tuo mamma!!!’
    
    Me ne andai, entrai in camera mia e sbattei forte l’uscio, poi piangendo e singhiozzando rumorosamente mi buttai prona trasversalmente sul letto. Dopo pochi minuti lo sentii entrare”’..
    
    ‘Dai mamma, non fare così, voglio solo un po’ di libertà in più, dai non voglio che piangi’.’
    
    Sentii la sua mano fra le mie cosce, io le chiusi e lui mi sollevò l’accappatoio scoprendomi completamente il culo, fece scorrere un dito nel solco delle natiche fin quando incontrò la mia grinzosa rosetta anale””
    
    ‘Lo vorresti nel culetto ...
    ... mammina???’
    
    ‘Lasciami stare, tu mi ricatti ed io non faccio più niente con te. Chiaro????’
    
    ‘Dai mamma scusami, non volevo trattarti male, dai fatti toccare, ho il cazzo duro”.’
    
    Intanto lui aveva provveduto a inumidirsi il dito ed ora stava provando a infilarlo nel buchetto, sentivo la figa bagnarsi copiosamente e le sue mani esplorare sempre più intimamente le parti sensibili. Così, porca e maiala, accondiscesi e smisi di serrare le cosce, abbandonandomi totalmente al piacere. Salì sul letto, mi prese per le gambe e mi spostò in posizione parallela al letto stesso, poi sempre da dietro, percepii il contatto del suo viso fra le mie cosce ormai spalancate, la sua lingua mi esplorava negli anfratti più nascosti, mi dischiuse le labbra e si adoperò a leccarmi la figa e il buco del culo, poi mi fece girare e rituffò ancora il viso fra le mie gambe, esplorò a lungo, con la lingua, il mio fitto bosco di peli, riuscendo a penetrare fra le mie grandi labbra, si fece poi spazio in mezzo a quelle più piccole e la lingua appuntita, mi penetrò dentro. Mi scopava con la lingua per qualche centimetro, continuò a fare questo per qualche minuto, poi si spostò, ed ebbi una sensazione di dolore misto a piacere, quando lui, con i denti, iniziò a mordicchiarmi e a succhiarmi delicatamente il clitoride.
    
    ‘Ooohhhh, Marcuccio di mamma, come sei bravooo, uummmhhhh, papà non me lo ha mai fatto cosììììì’.’
    
    ‘Uuuummmhhhhh’
    
    ‘Basta, basta, adesso ficcamelo dentro, lo voglio dentroooo”.’
    
    ‘Dentro dove ...
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